di Eleonora Guaragna – Siamo sempre più sensibili alle problematiche ambientali, più attenti all’evoluzione dell’emergenza climatica: questo ci rende maggiormente informati, ma anche pessimisti ed angosciati, talvolta persino paralizzati nella percezione di un disastro inevitabile ed incombente.
Non a caso si sente oggi spesso parlare di eco-ansia, una condizione psicologica di ansia e depressione generata proprio dal senso di impotenza, allarme ed inquietudine di fronte al cambiamento climatico.
La situazione è certamente critica, ma è importante non farsi prendere dal pessimismo assoluto e apocalittico: progressi, successi e buone notizie ci sono, anche se non sempre vengono raccontati in modo diffuso.
Oggi vi presentiamo alcune belle notizie recenti, per rispolverare un po’ di speranza e fiducia in un futuro sostenibile.

-
La COP27 adotta un accordo per la giustizia climatica
A novembre, il ventisettesimo vertice sul clima delle Nazioni Unite tenutosi a Sharm el-Sheikh ha portato al raggiungimento di un importante raccordo sul “loss and damage”, che contribuirà a compensare i paesi meno sviluppati ed industrializzati, vittime delle conseguenze del cambiamento climatico, delle perdite ed i danni subiti attraverso l’istituzione di un apposito fondo.
-
La Grecia raggiunge un traguardo storico sulle rinnovabili
Il 7 ottobre 2022, la Grecia ha interamente coperto per cinque ore il proprio fabbisogno energetico con le fonti di energie rinnovabili. Una tappa importantissima per il Paese (è la prima volta nella storia della Grecia) e per l’evoluzione della sostenibilità energetica in Europa e nel mondo.
-
In Europa tornano numerose specie selvatiche…
Il rapporto “Wildlife Comeback Report 2022” commissionato da Rewilding Europe (organizzazione internazionale impegnata nella tutela della biodiversità) ha documentato un ritorno in Europa di diverse specie di fauna selvatica. In particolare, sono in forte ripresa le popolazioni di lupi grigi, gli orsi bruni e l’aquila di mare codabianca, gravemente minacciati e nei decenni scorsi quasi scomparsi.
Lo attesta l’ISPRA, impegnata nel monitoraggio nazionale della specie: complessivamente, è stata stimata la presenza di circa 3.300 esemplari di lupi nel nostro Paese, con un aumento più significativo sulle Alpi.

-
La COP15 si conclude con un importante accordo sulla biodiversità
A Montréal, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità di dicembre si è chiusa con l’adozione di uno storico accordo che, tra i suoi diversi obiettivi, punta alla protezione della biodiversità del 30% delle terre e degli oceani del pianeta entro il 2030, e alla salvaguardia della biodiversità nei Paesi in via di sviluppo con 30 miliardi di dollari di aiuti ogni anno.
-
Il buco dell’ozono ha i decenni contati
Grazie agli sforzi globali e coordinati per limitarne le cause (in particolare il Protocollo di Montréal), il buco dell’ozono si rimarginerà entro pochi decenni. Ad attestare questo grande successo ambientale, esempio di politiche per l’ambiente ben calibrate ed efficaci, il rapporto “Scientific Assessment of Ozone Depletion 2022” delle Nazioni Unite. Insomma, come confermato anche dalla NASA, il buco nell’ozono è “in via di guarigione”.
-
I consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità
Soltanto qualche anno fa, i prodotti biologici, gli utensili compostabili e la cultura del riciclo erano appannaggio di pochi consumatori, e quindi difficilmente reperibili sul mercato. Esisteva ancora una certa diffidenza verso il comprare abiti o oggetti di seconda mano. La filosofia “zero-waste” era vista come qualcosa di astruso, inaccessibile, elitario. Al riparare si preferiva spesso il buttare e comprare del nuovo. I discorsi sui fattori ESG, sull’impatto sociale e ambientale, sulla transizione ecologica erano confinati fra esperti, tecnici, professionisti e pochi altri interessati.
Oggi la consapevolezza verso i temi della sostenibilità è aumentata, e i brand e le aziende devono tenerne conto per essere competitivi. Certo, il rischio di farne una moda superficiale e sconfinare nel greenwashing è sempre presente, ma gli effetti positivi di intere generazioni di consumatori, clienti, persone attente a ridurre il proprio impatto sull’ambiente e sulla società sono evidenti a tutti.

Questo elenco non è esaustivo: la lista dei buoni motivi per essere ottimisti e non farsi prendere dallo sconforto del “tutto è perduto” è più lunga di quanto si pensi.
Senza dimenticare, naturalmente, che la speranza deve accompagnarsi ad una pratica quotidiana e personale della sostenibilità, affinché ogni nostro gesto possa dare un contributo tangibile di amore e rispetto verso la Terra che abitiamo.