di Eleonora Guaragna – La sostenibilità è un concetto complesso, ma c’è chi ha la capacità di comunicarlo in modo semplice ed accessibile. Federica Isolini, in arte Cogito Ergo Bio, è una influencer (citata tra i migliori nel suo settore da Vita Magazine, Absolut e SustainableGate), e il suo blog racconta una bella storia di consapevolezza e cambiamento.
Entrando nel suo profilo Instagram, dove si respira la tranquillità di un giardino curato e lontano dalla frenesia quotidiana, passeggiando tra foto, video e recensioni si scoprono prodotti e si apprendono consigli concreti, alla portata di chiunque, per rendere più leggera la propria impronta sul pianeta.
E di conseguenza più leggero anche lo spirito, liberato da pesi non necessari.
Foto di Federica Isolini | Cogito Ergo Bio
Cogito Ergo Bio è online ormai da anni: in questo lasso di tempo, nel nostro paese la sensibilità verso i temi della sostenibilità è cambiata, per certi aspetti maturata.
“Credo che parlare di sostenibilità oggi lasci spazio a un duplice scenario”, racconta Federica a B-Hop magazine.
“Il primo, più positivo e ben sperato, è quello di una dimensione sempre più rilevante ed essenziale nella nostra vita quotidiana; il secondo, è quello di una resistenza persistente attorno alla quale penso sia necessario aprire un dialogo costruttivo. Nel corso del tempo l’attenzione rivolta alle tematiche ambientali è cresciuta notevolmente portando sempre più persone a fare scelte consapevoli e spingendo il mercato a fornire nuove soluzioni attraverso la nascita di numerosi brand e linee (senza tralasciare le astuzie del greenwashing).”
Fare scelte più consapevoli e sostenibili può, tuttavia, sembrare impegnativo.
“I costi dovuti alla produzione con materie prime locali e di alta qualità, la manodopera equamente retribuita e la distribuzione a impronta ridotta influiscono notevolmente sul prezzo finale del prodotto, che risulta essere maggiore rispetto al suo alter ego “fast”. Questo fattore scoraggia ancora molte persone e tuttavia è qui che ha luogo la sfida di chi comunica la sostenibilità on e offline: cercare di mostrare non solo a parole ma anche a fatti quanto sia semplice fare la differenza, paradossalmente evitando di comprare ma riducendo, riutilizzando e riciclando, scegliendo ogni giorno di consumare meno e meglio”, spiega Federica.
Foto di Federica Isolini | Cogito Ergo Bio
“Consumare meno e meglio” è in effetti il fil rouge che orienta Cogito Ergo Bio. Il blog dedica un’attenzione particolare proprio a brand e prodotti coerenti con la cosiddetta filosofia zerowaste, “zero spreco”, un approccio al consumo che Federica ci ha spiegato con chiarezza:
“Negli ultimi anni ho avuto modo di portare avanti una riflessione sui consumi andando oltre la formula pura e semplice del prodotto – che rimane comunque naturale ed ecologica – e considerando l’impatto complessivo di un articolo lungo tutto il suo ciclo di vita. In quest’ottica ho iniziato a prediligere soluzioni a filiera etica e trasparente, imballate con materiali più semplici da riciclare e che pesassero meno durante il trasporto, risparmiando così sulle emissioni di CO2. Prediligendo, per esempio e ove possibile, i cosmetici solidi o quelli in polvere, ci affidiamo a prodotti ugualmente performanti senza produrre scarti: una scelta buona per noi e saggia per il nostro pianeta.”
Cogito Ergo Bio parla spesso di moda etica: un tema delicato, su cui aleggia l’ombra del greenwashing.
“Vestire sostenibile è più semplice di quel che sembra”, ci spiega Federica, condividendo con noi una utile strategia personale.
“Per orientarmi nella scelta metto in pratica quella che mi piace chiamare la “Regola dei Tre Momenti”. Poniamo il caso che mi serva un abito nero per partecipare a una festa: inizialmente cercherei una soluzione di questo tipo nel mio armadio o guardaroba e, possibilmente, in quello di eventuali mamme, zie, sorelle, amiche – anche nonne! Nel caso in cui io non trovi nulla di adatto mi orienterei verso il mercato del second-hand cercando nei mercatini dell’usato – oppure online – un capo ancora in ordine a cui poter dare una nuova vita risparmiando sui costi – miei e dell’ambiente”,
L’acquisto ex novo, insomma, è proprio l’ultima spiaggia.
“Se non dovessi avere fortuna, opterei per un nuovo acquisto affidandomi a una realtà sostenibile, a filiera corta e magari a km 0. Per accertarci dell’impegno di un brand possiamo consultare il sito web senza timore di esporre le nostre domande ai titolari. I social hanno reso più semplice e immediata ogni interazione, compresa quella tra acquirenti e venditori. Chi produce consapevolmente non vede l’ora di raccontarvi come lo fa!”

C’è una vera e propria filosofia di vita dietro la scelta di sprecare il meno possibile e scegliere prodotti gentili verso il pianeta. Una filosofia che influisce direttamente sul modo di vedere la quotidianità, le persone, le cose e gli eventi che ne fanno parte.
“Lanciarmi in questa avventura, che durerà verosimilmente per tutta la vita, mi ha restituito grandi soddisfazioni sia personali che comunitarie. Ogni gesto d’amore per il pianeta dona pace interiore e fiducia in se stessi: di fronte a una nuova sfida, per quanto ambiziosa sia, è sempre possibile impegnarsi al massimo delle proprie possibilità e trovare una soluzione che renda lieve il proprio passaggio sulla Terra. Stringere nuove connessioni con persone ugualmente interessate alla sostenibilità e genuinamente preoccupate per il futuro della nostra casa mi offre ogni giorno gli spunti di cui ho bisogno per rimanere motivata e mettermi alla prova, ancora una volta.”
“Connessioni” è una parola bellissima. È facile avere la sensazione che il nostro impegno sia solo una goccia nell’oceano, dimenticando che le gocce nel tempo erodono anche la pietra, e che tante gocce insieme creano onde, correnti in grado di propagarsi e arrivare lontanissimo.
Come dice Federica,
“ricordiamoci che nessuno può cambiare il mondo intero da solo, ma tutti possiamo fare qualcosa per cambiarlo”.
Proprio dai social media, e realtà come Cogito Ergo Bio ne sono la prova, può nascere una profonda rivoluzione gentile. Fatta di piccoli gesti che, se condivisi e replicati da molti, diventano ispirazione e generano cambiamento.