di Margherita Vetrano – “Vivo a Pesaro dal 30 aprile 2022 e sono diventata coach di camminata metabolica. Mi sono trasferita qui dopo la perdita di mia figlia Fabiola. Il decluttering che ho dovuto fare per lasciare la mia casa di Cernusco sul Naviglio mi è stato molto utile per poter ricominciare”.
E’ con queste parole che inizia l’incontro di B-Hop magazine con Norma Ruggiero, Health Coach masterizzanda della Health Coach Academy, fondata da Antonio Pipio e Romina Corbara.
In seguito alla perdita nel marzo 2021 di una delle sue due figlie, Fabiola (che conviveva dalla nascita con la tetraparesi spastico-distonica), per la quale è stata caregiver per 25 anni, Norma ha dovuto reinventare la sua vita.

“Era come trovarsi davanti ad un muro completamente bianco ma non sapere cosa scriverci”.
Attingendo alle sue esperienze Norma ha cercato qualcosa che le si confacesse, approdando all’evento “Zero scuse” della Health Coach Academy.
L’evento l’ha aiutata a scoprire i suoi talenti e trovare una nuova dimensione, partendo dal benessere psicofisico attraverso una sana alimentazione ed il movimento: “Così sono diventata coach di camminata metabolica“, racconta.
Oggi vive l’emozione di lasciarsi andare a questo nuovo ruolo di trainer motivazionale.
Già prima, nella sua vita, Norma considerava camminare un’esperienza positiva: “Soprattutto nei periodi in cui mia figlia era ricoverata. Non potevo vederla e mi sembrava di impazzire. Tornare in contatto con la natura però, camminando all’aperto, mi ha aiutata a superare i momenti difficili, trovando la concentrazione e la forza di ripartire”.
Oggi come allora Norma trova nel contatto con la natura e l’aiuto al prossimo un posto nel mondo.
“E’ solo attraverso un profondo lavoro su se stessi e sulla coscienza di sé che si può diventare punto di riferimento e quindi trainer per gli altri”.
La sua vita oggi è completamente diversa dalla precedente.
Come caregiver di Fabiola, gravemente disabile, Norma si dedicava completamente alla sua formazione e al suo accudimento.
“Mia figlia ci ha lasciati all’età di 25 anni e nella mia vita sono cambiate molte cose. La presenza costante di Tatiana, la gemella di Fabiola, è sempre stata una guida, per non abbandonarmi alla disperazione”.

“Tatiana era lo specchio nel quale vedere il nostro futuro e il punto di riferimento dal quale non prescindere – prosegue -. Dovevo occuparmi di Fabiola ma proteggere Tatiana che con la sua forza e la sua energia mi ha sempre spinto ad andare avanti ricordando che Fabiola non era la sua disabilità ma sua sorella.
Fabiola era molto curiosa ed una brillante mente matematica ma terminata la scuola superiore la sua condizione rischiava di chiuderla in un mondo limitato al centro diurno, unico ambiente a lei accessibile”.
“Il suo diploma ha coinciso con il mio licenziamento – ricorda Norma – ed ho visto questo evento come un’opportunità. Ci siamo inventate la qualunque, iscrivendoci a corsi d’arte e musica all’Università della terza età, ad un torneo di bocce ed anche alla scuola di musica Allegro moderato“.

Il percorso di vita, dalla nascita delle ragazze ad oggi ha permesso a Norma di strutturare la sua personalità in una sempre crescente propensione all’altro.
Aver trovato conforto nel buddismo e nell’autoanalisi introspettiva, l’hanno portata a ciò che oggi le consente di mettersi ancora una volta al servizio degli altri.
“Perché nel momento in cui ti dedichi agli altri, l’universo ti ripaga, aiutandoti”.
Norma non si ferma nella sua ricerca. Oggi che è libera di agire e le sue ginocchia la stanno fermando con dei disturbi bloccanti, si è iscritta ad un corso di Metamedicina.
Capire come godere di questa nuova vita che le è stata donata, decifrando i suoi disturbi, le permetterà di viverla a fondo.
Norma non la considera un capitolo slegato dalla precedente ma una ripartenza nella quale progredire, portando dentro di sé Fabiola, permettendole di fare tutte le esperienze che la sua condizione in vita non le ha consentito.
Oggi Norma vuole restituire il bene che ha ricevuto attraverso Fabiola e le persone che hanno accompagnato la figlia nell’ultimo periodo della sua vita.
“Gli ultimi giorni della sua vita, nell’Hospice pediatrico, con l’aiuto di Vidas, sono stati i migliori. Lei ha avuto assistenza medica e noi un supporto psicologico trainante.
Lì ho imparato che è proprio quando sei a contatto con la morte che ti rendi conto di quanto sia importante la vita”.
Il supporto è stato importante per tutta la famiglia; Norma, il papà di Fabiola e Tatiana, la gemella di Fabiola.
“Tatiana è stata determinante in questi 25 lunghi anni e dopo la scomparsa di Fabiola. E’ stato solo grazie a lei che ho trovato la forza di ripartire. Mi ha sempre ispirata anche quando l’assistenza alla sua gemella mi provava al punto da non trovare una via d’uscita. Oggi che Tatiana è una giovane donna autonoma e responsabile, vedo il frutto di questi anni nel supporto morale che sa darmi e nella sua grande lezione di resilienza!”

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