di Anna Attolico – Perché ci ammaliamo in un determinato punto del corpo o in un organo specifico? Come imparare e leggere ciò che il corpo ci dice e capire il significato dei sintomi.
Potremmo anche dire: “dimmi che disturbo hai e ti dirò che emozioni provi”.
Il corpo spesso somatizza emozioni, conflitti non risolti e ci costringe ad ascoltare cose che normalmente non prendiamo in considerazione. Ti presento qui la correlazione che c’è tra l’organo o la parte del corpo che presenta dei disturbi e l’emozione correlata.
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CUORE: amore, gioia. Se ci neghiamo la gioia e l’amore, il cuore si raffredda e possiamo avere problemi cardiaci. Chi ha avuto un attacco di cuore spesso non è una persona gioiosa ed è importante che impari o ritorni ad apprezzare le gioie della vita. Anche le espressioni linguistiche che utilizziamo richiamano questi contenuti. Se sei innamorato ma non corrisposto potresti dire: “Mi si spezza il cuore” o “Ho il cuore a pezzi”, “Ho il cuore infranto”.

FEGATO E CISTIFELLEA: rabbia, risentimento. La rabbia è un’emozione che viene associata con il risentimento, la frustrazione, l’irritabilità e l’ira. Nel fegato risiedono le emozioni più primitive. Se hai forte risentimento e rabbia che trattieni puoi anche avere pressione alta e vertigini. Ci sono detti popolari come: “Non ti far venire la bile”, oppure “Mi sta venendo il fegato grosso”.
POLMONI: tristezza, depressione, ansia. Ai polmoni è collegata la circolazione dell’energia di tutto il corpo e la capacità di accogliere la vita. Si associano anche ai polmoni emozioni di dolore emotivo, di tristezza, di depressione, ansia e respiro corto. Spesso se vivi ansia puoi dire: “Mi manca il fiato”, “Non respiro”. Negli attacchi di panico, spesso questa è la prima sensazione.

MILZA: malinconia, ossessioni. Malinconia ed eccessive preoccupazioni, fino alle ossessioni colpiscono la milza, e possono causare affaticamento, letargia, incapacità di concentrazione. La malinconia può anche ostacolare il sistema digestivo e influenzare lo stomaco con accumulo di gas e gonfiore.
INTESTINO CRASSO: ansia. L’ansia è un’emozione legata all’eccessiva preoccupazione che può influire soprattutto sull’intestino crasso. L’ansia produce coliti, ulcere e infiammazioni. Questi disturbi rappresentano l’ansia di non essere all’altezza, di dover compiacere gli altri. In questi casi si ha un’autostima bassa con l’ansia di non sentirsi abbastanza bravi nei diversi ruoli della vita.
STOMACO: preoccupazione. Quando ci sono problemi allo stomaco normalmente non si è in grado di accogliere alcune esperienze, per cui predomina la preoccupazione. Quante volte hai sentito dire, riferito ad una persona o ad una circostanza: “Mi sta sullo stomaco?” Se hai problemi di stomaco chiediti quindi cosa non digerisci, cosa o chi ti sta sullo stomaco.
RENI: paura. La paura può causare disarmonia a livello dei reni. La paura estrema può portare una persona a perdere improvvisamente il controllo della vescica e delle funzioni renali. E’ famosa l’espressione: “Me la sto facendo sotto dalla paura”.
Come diceva Ippocrate
Prima di guarire qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare.
ALTRE PARTI DEL CORPO a cui associare emozioni e stati d’animo
TESTA: alla testa è associato il nostro valore. Se lo neghiamo o lo associamo al voler essere sempre perfetti, aver tutto sotto controllo, ci sottoponiamo a forti tensioni e pressioni che possono darci emicrania. Chiediamo troppo a noi stessi, siamo troppo celebrali con un alto livello di autocritica. Nel momento in cui lasci fluire l’energia e perdi anche il controllo puoi avere sollievo dalle emicranie.
OCCHI: attraverso gli occhi possiamo vedere il mondo che ci circonda. Spesso associate ai problemi di vista ci sono cose che non vogliamo vedere, che preferiamo oscurare. C’è qualcosa ad esempio nella tua vita oggi che non vuoi vedere? Spesso si dice rispetto ad un problema: “Non riesco a metterlo a fuoco”. C’è qualcosa della tua realtà che preferisci sfuocare?

ORECCHIE: attraverso le orecchie sentiamo ed ascoltiamo ciò che ci circonda, rumori, suoni, persone. Ti è capitato di avere problemi alle orecchie? C’era qualcosa che non volevi sentire? Normalmente capita che se in una coppia, una persona ha problemi di udito, l’altro parla in continuazione. A volte i bambini che hanno mal di orecchie è perché si difendono da cose che non vogliono sentire.
GOLA: attraverso la gola e le corde vocali noi esprimiamo chi siamo, la nostra identità. Se ci sono cose che non riusciamo a dire e tendiamo a sopprimere potremmo avere spesso mal di gola, raffreddore, che è anche un sintomo di rabbia. Dire: “Ho un nodo in gola”, vuol dire esprimere qualcosa ma tenerlo bloccato dentro di noi e sentire tutta la rabbia e l’ansia che questo produce.
COLLO: attraverso il collo possiamo girare la testa e vedere punti di vista diversi. Rappresenta la nostra flessibilità mentale, la nostra capacità di valutare opzioni e di cambiare idea. Problemi al collo significano rigidità, caparbietà nel voler difendere solo le proprie posizioni.
SCHIENA: attraverso la schiena possiamo stare eretti. La colonna vertebrale rappresenta il nostro sistema di sostegno, di supporto. Se ci sentiamo poco sostenuti e non supportati nel gestire la vita, potremo soffrire di dolori alla schiena con le dovute differenze. Alla parte alta della schiena è associato il poco sostegno emotivo, il non sentirsi capiti e compresi. Alla parte centrale è legato il passato e il senso di colpa mentre la parte bassa rappresenta la nostra paura legata al denaro. Se pensi di non averne mai abbastanza e ti senti assillato ed in ansia per i problemi economici, potresti avere frequenti dolori lombari.

GINOCCHIA: attraverso le ginocchia possiamo essere flessibili e muoverci. Le ginocchia rappresentano la flessibilità rispetto agli altri, per cui le volte che hai dolori alle ginocchia e fatichi a piegarle, chiediti davanti a chi non vuoi abbassarti. Ci sono situazioni o persone davanti alle quali non vuoi arrenderti e inginocchiarti umilmente?
PELLE: attraverso la pelle dichiariamo la nostra individualità, il potere che abbiamo su di noi. Quando ci sentiamo minacciati dalle critiche e dal potere che gli altri hanno su di noi, ci sentiamo come coi nervi scoperti, senza pelle. Ci sono moltissimi modi di dire sulla pelle: “Ti levo la pelle di dosso” che è un rimprovero che ferisce molto; “ti faccio la pelle” come dire ti uccido. O al contrario se “non stiamo più nella pelle” viviamo un’emozione intensa verso qualcuno o qualcosa che entra nel nostro intimo e ci fa venire “la pelle d’oca”.
Hai scoperto qualcosa di te o sui tuoi disturbi? C’è qualcosa che ti ha sorpreso? Forse sono nozioni che già conoscevi o forse nutri forti dubbi su queste reali correlazioni. Posso capirlo.
Spero comunque di averti fatto riflettere rispetto all’impatto che le nostre emozioni hanno sul nostro corpo.
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