di Kenji Albani – Coraggio. È questo che viene da pensare ascoltando le storie di Marco Rodari, alias Claun il Pimpa, clown di guerra.
Da Leggiuno (Varese), nella riva orientale del lago Verbano, Claun il Pimpa ha iniziato la sua attività di intrattenitore per bambini, ma non ai circhi o alle feste, neppure negli ospedali, bensì in alcune zone di guerra: Iraq, Siria, striscia di Gaza e Ucraina.

Chi è Claun il Pimpa
Innanzitutto c’è un motivo per cui si fa chiamare così: “Claun” e non clown, questa apparente sgrammaticatura è dovuta al fatto che il suo mentore si faceva chiamare il Claun Margherito. E “il Pimpa” per la ragione che suo nonno era detto “Pin”, suo padre “Pimpin” e lui fin da piccolo ha ereditato il soprannome che si è trasformato in “Pimpa”, proprio come il simpatico cane a pois dei fumetti per bambini.
Claun il Pimpa ha ridefinito il clown umanitario che va in ospedale ed è diverso da quello del circo.
È attivo come clown da quando aveva diciotto anni – racconta a B-Hop magazine – e nel 2024 festeggerà le trenta candeline di progetti in tutto il mondo.
Ha iniziato con degli amici di Leggiuno, Sangiano e altri piccoli comuni del Medio Verbano (la zona della provincia di Varese bagnata dal Lago Maggiore). Hanno sempre lavorato insieme a queste iniziative di animazione, ma solo nel 2015 hanno fondato la onlus “Per far sorridere il cielo”. Il motivo: essere supportati da una struttura burocratica dato che il volume di lavoro è aumentato.
I clown amici del Pimpa si basano sul lavoro di missionari e Ong in Iraq, Siria, striscia di Gaza e Ucraina.

Progetti e obiettivi
L’obiettivo del Pimpa è divertire i bambini per far dimenticare la guerra, “ma anche il pagliaccio ha bisogno di dimenticare la guerra perché rischia a sua volta la vita”.
Se questo è l’obiettivo del Claun il Pimpa, clown di guerra, quelli dell’associazione sono di donare la meraviglia ai bambini e ci tiene a sottolineare questa parola: meraviglia.
Ma anche insegnare qualche gioco ai bambini perché diventino portatori sani di pace e spiegare ai più grandi come fare il clown.
Quando Claun il Pimpa e i suoi amici vanno in guerra, spesso nasce il progetto di ricostruire un’abitazione, aiutare una scuola, sfamare le persone e, nel caso specifico dell’Ucraina, regalare migliaia di maglie termiche in vista dell’inverno oltre che libri per ragazzi e libri illustrati per i più piccoli.
I progetti futuri sono quelli di proseguire il lavoro nei quattro luoghi sopracitati, ma anche crescere numericamente grazie al supporto dei clown locali. Al momento l’associazione si sta concentrando perlopiù su Erbil, in Iraq.
Claun il Pimpa fa da tramite con altre associazioni non clownistiche il cui intento è portare il sorriso ai bambini perché “I bambini sorridono tutti nella stessa lingua”, come ha detto l’attrice Carolina Crescentini nella cerimonia di consegna del diploma di cavalierato della Repubblica che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Marco Rodari, alias Claun il Pimpa, il 1° aprile 2023.

Paura per l’incolumità dei bambini
Claun il Pimpa racconta che “ha sempre paura per l’incolumità dei bambini ma anche per se stesso” dato che lui e i suoi amici vivono i pericoli quanto gli altri. Ad esempio, i trasferimenti da un luogo all’altro sono pericolosi, ma non farlo significa vanificare i progetti e addirittura far morire di fame le persone. “Sono rischi calcolati, però cerchiamo di affrontare meno rischi possibili”.
Claun il Pimpa è aperto a collaborazioni con altre onlus.