di Mariele Scifo – Sarà inaugurata il 14 aprile a Librino, quartiere periferico di Catania, la “Porta delle Farfalle”, opera collettiva voluta dal mecenate messinese Antonio Presti, presidente della fondazione Fiumara d’Arte.
Si tratta della più grande scultura al mondo in bassorilievo ceramico, lunga più di un chilometro, che comprende 50 opere in terracotta e realizzata con il coinvolgimento di 20 licei artistici siciliani e di circa 15mila tra mamme e bambini del quartiere Librino, insieme ad artisti e architetti.
L’opera, che andrà ad aggiungersi e completare la già presente “Porta della Bellezza”, in passato donata da Presti al quartiere di Librino, è stata pensata e voluta “per risvegliare nei cittadini il valore della condivisione, il senso della bellezza, per contribuire a creare una coscienza comune di rispetto per il territorio. Recuperando e divulgando i valori dell’impegno civile e dell’educazione alla cittadinanza”.

“Le farfalle rappresentano quel processo di trasformazione, ricostruzione, evoluzione che ha guidato scelte, visioni, azioni, innestando una nuova coscienza civile – spiega il mecenate, che promuove da anni in Sicilia tante iniziative artistiche e spirituali -. Ho scelto il quartiere di Librino 23 anni fa, come spazio creativo per farne un museo a cielo aperto, per contribuire alla diffusione positiva dell’immagine di questo quartiere troppo spesso emarginato e relegato entro i suoi confini”.

La “Porta delle Farfalle” sarà una vera muraglia dedicata all’anima, simbolo della trasformazione e della rinascita che seguono ad un periodo difficile, espressione di leggerezza rispetto la pesantezza della nostra contemporaneità.
Attraverso il sapere, l’arte, la cultura si possono far crescere cittadini liberi.
Come diceva Peppino Impastato:
«Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà.

La mattina del 14 aprile l’intera lunghezza del cavalcavia si trasformerà in un palcoscenico dedicato a tutte le arti: da quelle figurative alla danza, dalla musica alla poesia. Ciascuna performance è pensata e realizzata dalle insegnanti e dai loro allievi, dalle mamme e dai loro figli e figlie, dalle associazioni e dalle scuole di danza.