di Patrizia Caiffa – E’ tornato a Roma per un solo giorno al cinema Barberini, dopo il debutto a maggio di quest’anno, il film documentario del regista romano indipendente Thomas Torelli “Il sentiero della gioia“. Una serata sold out che ha convinto gli esercenti ad aprire un’altra sala e a replicare alle 21.15, con Torelli presente ad entrambe le proiezioni per dialogare con un pubblico entusiasta.
Il film prosegue idealmente un percorso iniziato nel 2014 con la sua opera più geniale ed originale “Un altro mondo“, nel quale presentava le nuove scoperte della fisica quantistica e l’entanglement, il potere del pensiero e delle parole per cambiare il mondo, operando una trasformazione interiore.
Da allora ne è passata tanta di acqua sotto i ponti, compresa una pandemia che ha disintegrato molte certezze e prospettato scenari e scelte diverse per chi ha acquisito la visione di questo mondo “altro” e la vive quotidianamente.

Il Sentiero della gioia approfondisce, con il parere di esperti e testimonianze molto forti di persone di successo,
l’esperienza di chi ha scelto di vivere la gioia, nonostante ostacoli giganteschi e difficoltà apparentemente insormontabili.
Persone che ad un certo punto della propria vita si sono trovate a confrontarsi con una malattia, una disabilità, che sono riusciti a trasformare in una risorsa, in un potenziale senza limiti.
Tre sono le testimonianze centrali nel film che si intrecciano alle voci degli esperti: la storia della danzatrice, pittrice e scrittrice lombarda Simona Atzori: pur essendo senza braccia, non si è mai persa d’animo ed ha inventato una vita gioiosa che trasmette anche solo con il sorriso.

Oggi Simona conduce incontri motivazionali presso scuole, aziende, organizzazioni, per esortare le persone ad assumere uno sguardo positivo verso sé stessi e la vita.
Nel documentario incanta vederla nei suoi momenti quotidiani mentre prepara il thè o si trucca con i piedi, o mentre danza come una farfalla senza ali. Decisivo nella sua storia e nel suo racconto il supporto dei genitori e soprattutto della mamma, che
le hanno trasmesso fiducia nella possibilità di raggiungere anche l’impossibile.
E poi Andrea Caschetto, siciliano di Modica, influencer sui social e impegnato attivamente a dare amore e solidarietà ai bambini negli orfanotrofi di Asia, Africa e America Latina. Nel film si scopre che Andrea, arrivato perfino a parlare ad una sessione Onu a New York, è stato cresciuto solo dalla mamma e che più o meno consciamente restituisce a questi bimbi l’affetto paterno che non ha avuto. Un tumore affrontato e guarito in giovane età gli ha lasciato in eredità la mancanza della memoria breve, tranne nei momenti in cui vive forti emozioni come quando è con i bambini, di cui ricorda tutti i volti. Per questo
ogni volta che ha pensieri negativi compie lo sforzo consapevole di trasformarli in fiducia e gioia.

Tra le storie quella di Nicoletta Tinti, ex ginnasta arrivata alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996 e danzatrice. Diventa improvvisamente paraplegica a causa di un’ernia discale. Questo la porta a rivedere tutta la sua vita: si laurea in Ingegneria civile ed inizia a lavorare come libera professionista. Riconquista la sua autonomia, vive da sola, guida l’auto.
Nel 2014 ricomincia a danzare, con l’amica Silvia Bertoluzza. Un incontro speciale, che le porta sul palco di un famoso format televisivo che esalta i talenti, dove mettono in scena una performance di danza meravigliosa, durante la quale Silvia presta le proprie gambe a Nicoletta. Le scene delle due danzatrici insieme sono i momenti più suggestivi ed esteticamente belli di tutto il film, forse la chiosa perfetta.
Torelli riconferma, con questa opera, il suo talento innegabile per la regia e i documentari, e la sua capacità di affrontare temi che scavano nel profondo.

Il cuore del film sono le storie, mentre la mente viene sollecitata dalle considerazioni di personaggi come Salvatore Brizzi, scrittore italiano esperto di alchimia trasformativa, Erica Francesca Poli, medico psichiatra e psicoterapeuta, Italo Pentimalli, autore e conferenziere, Richard Romagnoli, speaker internazionale e autore best seller, Pier Mario Biava, medico del lavoro, docente, autore e ricercatore, Virginio De Maio, ricercatore, imprenditore e formatore aziendale, Alberto Simone, autore, regista e psicologo.
Thomas Torelli, è regista, autore e produttore indipendente. Tra i suoi documentari: nel 2007 “Zero inchiesta sull’11 Settembre”, nel 2009 “Sangue e Cemento” sul terremoto in Abruzzo; nel 2014 il docu-film cult “Un altro mondo”; nel 2017 “Food ReLOVution” e poi nel 2018 “Choose Love”. Nel 2019 dà vita a UAM.TV (acronimo di “Un altro mondo), web tv indipendente che contribuisce alla creazione di un modello sociale e culturale migliore.
Il film è stato realizzato grazie ad un campagna di crowdfunding e sta girando tutta l’Italia nei circuiti indipendenti, con grande successo. Insieme al film sono in vendita anche il libro e il dvd.
Per proiezioni e informazioni: ilsentierodellagioia@uam.tv
Per conoscere le prossime date: pagina Facebook Il sentiero della gioia
Ascolta il podcast:
Ascolta “Il Sentiero della Gioia, il film di Thomas Torelli entusiasma Roma” su Spreaker.