di Patrizia Caiffa – E’ un pasto itinerante, divertente ed originalissimo, quello proposto da “Le mamme del borgo” di Motta Camastra (Me), delizioso paesino arroccato sulla valle che si affaccia sulle spettacolari Gole del fiume Alcantara.
E’ il primo ristorante di cucina diffusa in Sicilia, che ha preso l’idea dall’esperienza omonima avviata in Puglia a Tricase mare, in provincia di Lecce, intrapresa dall’associazione “Game”, cui sono associate. I sapori tipici siciliani cucinati in casa e gustati direttamente tra le vie del borgo.

L’antipasto davanti al portone di casa di mamma Raffaella. I “maccaruni” con sugo di melanzane di Mimma. Le polpette avvolte nelle foglie di limone, la carne al forno, il “pane di casa” e i dolci tradizionali della cucina “mutticiana” in un piazzale.

“Le mamme del borgo” sono una dozzina di signore “mutticiane” che hanno messo a frutto l’esperienza già sperimentata durante l’annuale e genuina “Festa della noce” (di cui Motta Camastra va fiera), che quest’anno si svolgerà i primi due weekend di ottobre: oltre agli stand dove vengono venduti i migliori frutti delle campagne locali o prodotti di artigianato prezioso, le mamme cucinano i piatti tipici per farli gustare ai turisti direttamente sulla porta di casa, nelle cantine, nei vicoli. A pranzo o a cena, in giorni stabiliti.

L’aspetto unico e curioso è che ci si sposta da un tavolo all’altro a seconda delle portate, sempre ottime e abbondanti, per cui la breve passeggiata accompagnati da ragazze del posto e bambini è molto gradita, anche per smaltire.
Ma soprattutto, si chiacchiera, si socializza e si fa amicizia con le mamme e con gli altri commensali, tra cui molti stranieri.
Nel frattempo, si scoprono angoli del borgo bellissimi e poetici, con viste impagabili sulla Valle dell’Alcantara e sull’Etna.

Motta Camastra, che da lontano sembra una rondine incastrata tra le rocce, è famosa anche per essere stata uno dei set cinematografici del film di Francis Ford Coppola “Il Padrino”.
Qui si vive fino in fondo l’atmosfera vera di un luogo che non ha ancora perso il legame più genuino e sacro con la terra e le tradizioni.

L’organizzazione è abbastanza complessa, per cui il ristorante diffuso si attiva solo in determinate giornate: dopo il successo delle date di luglio e agosto, i prossimi appuntamenti saranno: 18 settembre, 30 settembre, 1-2-8-9 ottobre (durante la Festa della noce) e 11 novembre, festa di San Martino.
Perfino “Slow food“ si è accorto dell’originalità e bontà dell’esperienza e ha invitato “Le mamme del borgo” al Salone del Gusto di Torino.
Oltre agli aspetti gastronomici, è davvero esemplare lo spirito d’iniziativa e intraprendenza di queste pioniere.
A Motta Camastra da un po’ di anni ha chiuso l’unico ristorante esistente, ma le mamme hanno trovato il modo di soddisfare lo stesso i palati dei turisti consentendo loro di vivere una vera esperienza di condivisione. Ma soprattutto hanno creato occupazione.
In un territorio che potrebbe essere floridissimo ma è depresso, dove il lavoro non c’è (o se c’è è per pochi euro e in nero, soprattutto per le donne), le vie obbligate sembrano essere solo la rassegnazione o la fuga.
E’ sempre da premiare, perciò, chi inventa strade nuove, chi assume dei rischi, con coraggio e creatività.
“L’organizzazione generale richiede molto impegno – spiega a B-hop la responsabile, Mariangela Currò, mutticiana doc, mamma di due gemelle e brava pasticcera -. Gli aiuti istituzionali promessi non sempre sono arrivati. Eppure ogni volta siamo riusciti a coinvolgere in media 40/50 persone. Per ora siamo riuscite a coprire le spese. Speriamo presto di far diventare quest’attività una piccola fonte di reddito”. Mariangela precisa che “le materie prime vengono dalle nostre campagne ed è tutto essiccato, preparato e cucinato in casa”.

Le prenotazioni possono essere fatte chiamando direttamente il numero 333-9113780: altre informazioni scrivendo a floema72@libero.it o sulla pagina Facebook. I visitatori delle Gole dell’Alcantara sapranno dell’iniziativa dai volantini distribuiti all’ingresso della scala comunale dalle mamme stesse o dalle ragazze.

Il posto è diventato famoso in zona anche per la bancarella di “zio” Tobia, trentino “migrante al contrario” in Sicilia: un personaggio unico e imperdibile, famoso per i suoi prodotti artigianali in cuoio e legno, tra cui matite e matitoni.
Una ghiotta occasione per chi progetta una vacanza in Sicilia o per i siciliani dei dintorni.
Per informazioni su dove alloggiare a Motta Camastra: info@b-hop.it