di Kenji Albani – Un fumetto in latino: è la proposta di Francesco Vacca, sceneggiatore di Topolino. Il progetto, annunciato ieri, s’intitola “Origines Pictae”.
Francesco Vacca è sceneggiatore di fumetti anche per Tatailab, Edizioni Segni d’Autore e Panini Comics. Durante un recente workshop nella Scuola del Fumetto di Milano lo scrittore ha spiegato i segreti della sua professione che l’hanno portato al concepimento, la scrittura e la pubblicazione del graphic novel “Livania” con la casa editrice Tatailab, un fantasy ambientato nel Basso Medioevo con i disegni di Alessandro “Kapakkione” Costa, insegnante di disegno della scuola milanese.
Chi è?
Classe 1984, nato a Torino ma romano d’adozione da vent’anni, Francesco Vacca ha studiato lettere antiche all’università, non ha finito gli studi e ha frequentato la Scuola Romana dei Fumetti dove si è diplomato come sceneggiatore. Da anni, si guadagna da vivere scrivendo fumetti.
Francesco Vacca ha molte passioni, gli piace spaziare a 360° perché, dice “così si cresce, si hanno più input”.
Negli ultimi due anni ha iniziato a studiare il latino per parlarlo e da ciò gli è venuta in mente un’idea: fare un fumetto con i dialoghi in latino; “Origines pictae”, appunto.
La passione per la storia antica è evidente, dato che fra i tanti progetti c’è, oltre a “Livania”, i volumi di “Shuricat”, sempre per Tatailab in cui dei gatti antropomorfi si combattono nel Giappone feudale (chi ha colto il gioco di parole con la parola shuriken, i pugnali da lancio dei ninja?) oltre che il noto progetto della serie a fumetti di “Topolomeo” in cui Topolino impersona il faraone Tolomeo.
L’amore per il fumetto, Francesco, ce l’ha da sempre. Fin da bambino, già prima che imparasse a leggere, amava sfogliare i fumetti e dalle immagini fantasticare sui dialoghi. È molto felice che adesso sia l’unica sua attività.

Topolino
Francesco Vacca, dal 2020, lavora per Topolino. Ci è riuscito dopo anni di gavetta. Ha iniziato attorno al 2014-2015. Andava allo stand di Panini Comics alle fiere del fumetto, parlava con i responsabili, proponeva soggetti (invece di limitarsi a contattare la redazione via mail, uno strumento più asettico e impersonale). “Ho bussato a questa porta molte volte, alla fine ce l’ho fatta – racconta a B-Hop magazine – .
Per scrivere per Topolino, bisogna conoscere bene i personaggi, sapere come interagiscono”.
Francesco non è solo un fumettista, ma anche un autore di prosa. “Ho scritto le avventure di ‘Shuricat’ per la casa editrice Tatailab, volevo scrivere un prequel e visto l’approfondimento psicologico ho preferito scrivere un romanzo in prosa, così tre anni fa ho pubblicato ‘Shuricat: rise of Naganen’”.

I progetti futuri
Per ora è tutto o quasi segreto, ma ha fatto delle indiscrezioni. “Un trittico di storie di un personaggio della banda dei topi oltre che la ripresa di due personaggi, uno di Carl Barks e un altro di Romano Scarpa. Al di fuori di Disney? Un progetto di ambientazione rinascimentale”.