(di Patrizia Caiffa) – Già l’etimologia del nome “Le Mercatanti“, dal verbo “mercatare” in latino volgare, evoca donne d’altri tempi che commerciano oggetti antichi o realizzati a mano. Scambi che hanno come protagoniste le persone e non le cose. L’incontro e la fiducia che dovrebbero costituire l’anima del rapporto tra cliente e commerciante e non il mero consumismo fine a se stesso. E’ la sensazione che coglie chi visita il nuovo stand inaugurato il 25 novembre 2016 nello storico Mercato Trieste (via Chiana, 109) di Roma, una boutique che propone abbigliamento vintage, usato, capi nuovi, borse ed accessori artigianali. Una nuova opportunità per chi ha perso o lasciato un lavoro fisso opprimente e ha voluto reinventarsi la vita in maniera creativa.
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E’ ciò che hanno fatto le tre protagoniste di questa avventura di imprenditorialità coraggiosa: Eleonora Maurizi e Caterina Foti erano colleghe, entrambe grafiche, hanno sofferto i contraccolpi della crisi dell’editoria nonostante avessero da anni un sicuro contratto a tempo indeterminato. Eleonora aveva già sperimentato la creatività con carta e forbici, inventandosi una linea di prodotti di cartoleria in riciclo creativo (è la storia di Cartacanta che abbiamo raccontato tempo fa), poi ha lanciato una linea di bellissime borse – “Bag gum” – realizzate con materiali per pneumatici. Le venderà nello stand al mercato e on line con il nuovo sito di e-commerce. Emanuela Lorenzetti invece proviene dall’associazionismo ambientale. Tutte e tre hanno messo a frutto il buon gusto, la creatività e la passione per gli abiti di stile.
“Ci piace pensare ad una pseudo boutique che ha il colore e lo stile festoso e popolare del mercato – spiegano le Mercatanti -. Il nostro obiettivo è dare piacere anche agli occhi, non solo al palato! Tutto ciò tramite il riuso di abiti e l’artigianato con le borse”.
Non solo una boutique ma una filosofia di vita dunque, specie se collocata all’interno di un progetto di riqualificazione e valorizzazione dello storico mercato, per costruire cultura e relazioni, come negli intenti di AGS Mercato Trieste, l’associazione guidata da Amedeo Valente.

“Il mercato rionale – spiega il presidente Amedeo Valente -, prima ancora di essere cuore agroalimentare della città, è bene comune, appartenente a tutti, luogo di incontro e socialità, e come tale va tutelato e difeso e reso accessibile al mondo associazionistico e culturale”.
Dopo anni di incuria delle amministrazioni ora è già possibile trovare uno spazio con tavolini per una chiacchierata tra amici e un thè, o ancora meglio, per il book crossing di libri, dove c’è chi regala e chi prende in prestito volumi.

E stanno lavorando ad un piano strutturato per il mercato da sottoporre all’approvazione delle istituzioni di competenza.
Buone prassi che si spera possano essere replicate anche negli altri mercati rionali, perfino in una città dispersiva, caotica e difficile come Roma.
Pagina Facebook Le mercatanti. La boutique è aperta tutti i giorni negli orari di mercato mattutini. Martedì e venerdì anche di pomeriggio.
Pagina Facebook Bag gum
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