di Patrizia Caiffa – Una performance artistica che unisce arte, scienza e meditazione, per rendere visibili i processi neurali che avvengono nel cervello quando una persona è in uno stato di meditazione. Accadrà al Maxxi-Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma dal 20 al 24 settembre, e vedrà protagonisti il biologo naturalista ed autore di bestseller Daniel Lumera, lo scienziato dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio, e gli stessi spettatori, che potranno sperimentare in prima persona cosa accade nel cervello quando entrano in quello stato.
Il progetto, altamente sperimentale e innovativo, si intitola “La mente meditante. Art, Science, and an Enlightened Mind” ed è un evento unico nel panorama europeo.
Grazie alla scienza e alle più avanzate tecnologie le attività neurali di un cervello meditante e gli aspetti neurofisiologici su cui la meditazione impatta saranno visualizzati in tempo reale su un grande schermo sotto forma di colori, divenendo essi stessi opera d’arte.
Vedere cosa succede al cervello durante la meditazione è anche utile agli studiosi per verificare ciò che gli asiatici già sanno da tempo: ossia l’efficacia delle pratiche meditative sul benessere fisico e mentale.
Al centro della performance ci sarà Daniel Lumera, riferimento internazionale nella pratica della meditazione, che ha studiato e approfondito con Anthony Elenjimittam, discepolo diretto di Gandhi.
Entrerà in stato meditativo per circa 7 ore al giorno per 5 giorni rendendo visibili, sotto forma di colori, tutti e quattro gli stati meditativi
descritti dalle antiche tradizioni sapienziali ma anche dagli oltre 8.000 studi scientifici condotti sul tema.
Anche gli spettatori potranno vivere la stessa esperienza. Lumera sarà affiancato dagli allievi più esperti ma anche da nomi noti della cultura, della musica, dell’arte, dello spettacolo, della scienza e del giornalismo ad alternarsi agli elettrodi, per mostrare cosa accade in un cervello “allenato” alla meditazione oppure neofita.
I quattro stati della meditazione
L’attenzione focalizzata consiste nel concentrarsi senza distrazioni su un singolo oggetto di attenzione, interno o esterno a noi, astratto o concreto, che richiami alla mente impressioni di pace, serenità oppure forza, benessere, chiarezza.
La concentrazione sostenuta è invece stabile, intensa e assoluta; non prevede sforzo ma presenza, si è attivi nel sostenerla ma senza forzatura. È uno stato di intenzionalità e volontà che ci consente di essere completamente rilassati, presenti e a nostro agio in questa dimensione di centratura.
La contemplazione profonda si caratterizza per silenzio mentale, assenza di definizione e assenza di giudizio.
Con il trascorrere del tempo si entra nella fase della meditazione, in cui il respiro diventa molto profondo e si manifesta un senso di integrità, unione e purezza,
come se l’anima “sorridesse”.
Il pubblico vedrà su un grande schermo, in uno spettro cromatico che oscilla dal blu al rosso, come le dinamiche cerebrali raccolte attraverso il segnale elettroencefalografico (EEG) evolvono nel tempo durante una sessione di meditazione, che dura circa 30 minuti. Il segnale raccolto dalle fasce posizionate sul capo di Lumera e su quello dell’ospite meditante accanto a lui sarà trasmesso in modalità wireless a bassissima potenza ad un computer, dove verrà elaborato in real-time.

“Questa performance – spiega Daniel Lumera – intende unire tre linguaggi universali, quali arte, scienza e meditazione, in un contesto architettonico speciale, dove ombra e luce si uniscono a suono e silenzio per mettere a nudo il cervello umano e le sue “trasformazioni”, attraverso le pratiche contemplative millenarie che la scienza e le neuroscienze moderne hanno riconosciuto come medicina naturale, di fondamentale importanza per la nostra salute, il nostro benessere e l’evoluzione stessa dell’essere umano, e mediante le quali sviluppiamo le abilità cognitive”.

Per lo scienziato Giacomo Rizzolatti “l’integrazione tra discipline diverse è elemento essenziale per studiare come il cervello reagisce all’opera d’arte e allo
spazio architettonico circostante” e per “approcciare il processo meditativo con metodo scientifico pubblico”. “Sono convinta da molto tempo che la meditazione sia uno strumento prezioso per coltivare consapevolezza e pace – conclude Giovanna Melandri, presidente Fondazione MAXXI -. L’aspetto interessante di questo progetto è la possibilità di dare forma visibile a questa intuizione”.
I visitatori del Museo sono invitati a unirsi alla performance, prenotandosi negli slot a disposizione per partecipare alle sessioni di meditazione. I biglietti,
messi in vendita dalla metà di luglio scorso, sono già in sold out ma sono disponibili nuovi ingressi a fascia oraria per le singole sessioni di meditazione a
€ 3,00. Orari da martedì a sabato, ore 11-19,
Info e biglietti su www.maxxi.art/events/la-mente-meditante/
“Non è la materia che genera il pensiero, ma è il pensiero che genera la materia”.
Giordano Bruno