di Giovanna Tranfo – Alessandro è un ragazzo romano di 14 anni. Lo scorso agosto è caduto dalla bicicletta riportando gravi danni cerebrali. Da allora è all’ospedale Bambino Gesù, dove i suoi genitori Pietro e Claudia, a causa della pandemia si devono ricoverare a turno, per quattro giorni alla settimana, per poter stare accanto a lui.
Alessandro non riesce a muoversi né a parlare, ma i medici dicono che ha fatto dei progressi incredibili, perché è perfettamente lucido e può comunicare attraverso il movimento degli occhi con l’aiuto di un computer. Tanto che ora può tornare a casa e fare la riabilitazione in day hospital.
E’ una bellissima notizia per lui, i suoi genitori e i suoi fratelli, ma non è facile.
Tornare a casa nelle sue condizioni vuol dire rivoluzionare la casa, eliminare le barriere architettoniche, comprare un’auto in grado di trasportare una sedia a rotelle, acquistare lo speciale computer che gli permette di comunicare con gli occhi e assicurargli tutta l’assistenza che aveva in ospedale.
Quando Pietro e Claudia, che lavorano nello stesso ente, hanno confidato tutto questo ai loro colleghi, e le difficoltà che questo rientro a casa di Alessandro richiede, gli stessi colleghi hanno deciso di organizzare una raccolta fondi per aiutarli.
E’ partita una bellissima gara di solidarietà, dove le donazioni più alte sono quelle anonime.
Tutti vogliono che Alessandro torni a casa, dove con la compagnia non solo dei suoi genitori, ma dei fratelli e degli amici che finalmente potranno andare a trovarlo, sarà ancora più stimolato e motivato a fare progressi.
I colleghi dei genitori di Alessandro hanno aperto una sottoscrizione su https://gofund.me/8f23f379.