Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
giovedì, Dicembre 7, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home Si può fare

Tango ciego, non vedenti e vedenti condividono la pista da ballo

In diverse città italiane sono attivi corsi di tango per ipovedenti e non vedenti, milonghe al buio aperte anche ai vedenti. Una bella iniziativa di inclusione con tanti benefici per tutti 

di Emanuela Arabito
27 Gennaio 2023
in Si può fare
Tempo di Lettura: 4 mins read
54 2
A A
Due ballerini di tango ciego danzano ad occhi chiusi

Immagine generata con Deep dream generator non a scopi commerciali

Condividi su FacebookCondividi su Twitter

di Emanuela Arabito – “Abbiamo bisogno di 4 abbracci al giorno per sopravvivere, 8 abbracci per mantenerci in salute, di 12 invece per vivere” (Virginia Satir, psicoterapeuta).

Ascolta “Tango ciego, non vedenti e vedenti condividono la pista da ballo” su Spreaker.

Tango e abbraccio, da sempre, vanno insieme. La passione con cui Al Pacino balla avvinghiato a Gabrielle Anwar in Scent of a woman (1992), sulle note di Por una cabeza di Carlos Gardel, gli è valsa un Oscar e due Golden Globes.

Impersonava un ex colonnello cieco da anni per un’esplosione e il film era un remake di Profumo di donna (1974) di Dino Risi, con Vittorio Gassman, anche lui vincitore di premi (David di Donatello, Nastro d’Argento e Festival di Cannes). Finzione cinematografica?  O finzione letteraria, visto che all’origine c’era un romanzo (“Il buio e il miele” di Giovanni Arpino)?  Né l’una né l’altra.

Tango e disabilità visiva hanno cessato di essere due mondi paralleli destinati a non incontrarsi.

I primi esperimenti di corsi di tango per ipovedenti e non vedenti sono cominciati nel 2009.

Verona, Torino, Trento, Venezia, Ascoli, Messina, Roma. Corsi di Tango ciego (un ossimoro solo in apparenza) ed eventi di Milonga al buio.

Scena da Scent of a woman
Scena tratta da Scent of a woman

All’inizio i protagonisti erano un po’ titubanti. Le persone ipovedenti o non vedenti sono portate a tastare il terreno per evitare eventuali ostacoli, usando il bastone. Oppure a mettere avanti le mani, spostando il baricentro del corpo all’indietro.

Esattamente il contrario di quanto avviene nel tango, dove la postura ha un leggero spostamento del baricentro in avanti. La soluzione, spiegano i maestri, consiste nello spostare tutto dall’aspetto visivo a quello sensoriale, tattile, che è l’essenza stessa del tango, basato soprattutto sulla comunicazione corporea.

Per un disabile visivo, il tatto è il modo primario di conoscere la realtà, di percepirne le forme e le loro posizioni nello spazio. Una fisicità che viene messa in gioco nell’apprendimento del tango: per capire meglio la posizione delle gambe, delle braccia e della testa, l’allievo non vedente tocca il corpo del maestro.

“Il tango – diceva Enrique Santos Discepolo, autore di tanghi – è un pensiero triste che si balla”.

Una definizione che non piaceva a Jorge Luis Borges: si doveva parlare non di pensiero, ma di emozione. E l’aggettivo triste, scriveva, «non si addiceva certo ai primi tanghi».

Nelle milonghe al buio, quel pensiero – o quell’emozione – si balla a occhi chiusi.

Del resto sono tante  le ballerine di tango che quando ballano, chiudono gli occhi  per concentrarsi nei passi, nella musica, nei movimenti del partner o semplicemente per assaporare il piacere che fa muovere il corpo a suon di musica.

Emiliano Naticchioni, ideatore del  Progetto TangoFog, patrocinato dall’Ambasciata Argentina e maestro di Tango Ciego dal 2018 all’Istituto Sant’Alessio per non vedenti di Roma, racconta la sua esperienza.

“Per i non vedenti. il tango è un’occasione per migliorare la loro consapevolezza corporea, il movimento e la gestione dello spazio. Favorisce l’inclusione e insegna ad abbattere i muri, superando il limite della cecità”.

Da qui, il nome Tango FOG : una metafora che simboleggia che la nebbia, attraverso il ballo, può dissolversi. 

Ballando, ci si apre a un dialogo – oltre l’handicap – con chi si ha di fronte.

Non è solo una lezione di tango, ma un momento di intensa comunicazione corporea che accresce la fiducia in se stessi, la socializzazione e l’integrazione. Non sono corsi solo per “disabili” visivi: il TangoFog  è aperto a tutti, vedenti e non.

Anche alla “Milonga Pareja Ciega” partecipano ballerini non vedenti e vedenti, disposti a mettersi in gioco.  Aiutano l’altro nell’orientamento, ne condividono emozioni, difficoltà e insicurezze.

E in pista le differenze fra chi vede e chi no, per incanto, si attenuano.

Emiliano Naticchioni, maestro di Tango Ciego

Emiliano Naticchioni, maestro di Tango CiegoNon potendo utilizzare la Mirada e il Cabezeo (cioè i giochi di sguardi che invitano al tango) si sta cercando di porvi rimedio: “Stiamo provando a codificare le modalità dell’invito – dice il maestro Naticchioni –  e sta funzionando. Certo, è una sfida forte anche per noi insegnanti: insegnare la postura, a camminare in linea, ma ce la stiamo facendo. Già dopo 5 mesi i miei allievi hanno ballato all’esterno, sotto i portici di Piazza Vittorio e hanno fatto uno spettacolo all’Accademia Nazionale di Danza. E’ stato fantastico”.

Come si sostiene questo progetto? “Con le iscrizioni ai corsi dei ballerini vedenti, o grazie agli eventi organizzati dalla nostra scuola (“RiesgoDeTango“). Fra questi, uno molto particolare è la Cena Sensorial: si mangia bendati a lume di candela e dopo c’è la milonga. Insomma, è un percorso difficile anche emozionalmente, ma arricchisce entrambi, vedenti e non vedenti. Arriva qualcosa di diverso ad ognuno. Forse ricevono ancora di più i vedenti, dei non vedenti. Scopri un bagaglio importante, qualcosa su te stesso che non sospettavi. Ci lavori. Ed è una cosa bella da fare”.

Ascolta “Tango ciego, non vedenti e vedenti condividono la pista da ballo” su Spreaker.

Condividi86Tweet54Condividi15CondividiInviaInvia
Emanuela Arabito

Emanuela Arabito

Giornalista professionista da 30 anni, sempre con uno sguardo all’estero. Napoletana, amante del mare d’estate e d’inverno, appassionata lettrice. Volontaria per la Croce Rossa. In B-hop perché ”bisogna essere leggeri, non come la piuma, ma come l’uccello che vola” (Paul Valéry)

Articoli Correlati

zone umide

In Massachusetts un innovativo progetto di agricoltura sostenibile

3 Novembre 2023
Margaret tra le sue piante

A Linosa per amore, da lì aiuta i bambini ugandesi: il sogno di Margaret

20 Ottobre 2023
tumore cerebrale sedazione cosciente

Tumore al cervello operato in anestesia cosciente: il coraggio di Cettina

26 Settembre 2023

“Sempre più giovani impegnati per l’ambiente”, il sogno di Cristiano

6 Luglio 2023
Prossimo Articolo
Belle notizie in pillole - B-Hop magazine

Belle notizie in pillole - Gennaio 2023

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • “Libro sospeso” per i giovani dell’Istituto penale Casal del Marmo
  • Perché la preghiera e la meditazione fanno stare bene
  • A Terni una mostra con 40 capolavori celebra l’amore
  • I like ergo sum. Il significato della parola esistere (1)
  • Anche le nonne in passerella nella sfilata di moda sostenibile

Podcast

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

Organizzazioni Partner

Mezzopieno nelle scuole

Attivi tirocini con gli studenti dell’Università

Testate giornalistiche no profit e portali on line rilanciano i nostri articoli

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET