‘’Quando non navigo, scrivo e la notte, se il cielo me lo permette, osservo le stelle. Cosa potrei volere di più?’’. Questa è la storia di un ragazzo come tanti; una storia senza clamori, che racconta la quotidianità di una scelta di vita alternativa. Pensate ad un artista sensibile, un sognatore ma allo stesso tempo anche sportivo che decide improvvisamente di lasciare tutto per andare a vivere su una piccola barca, un po’ isolato… sembrerebbe l’inizio di un romanzo di formazione, tipicamente ottocentesco, con la promessa magari di una trama romantica, non è vero?
Invece è la vera storia di Daniel Mark Brown, un biondo, simpatico ed eclettico trentenne, di famiglia borghese, cresciuto a Oswestry, una piccola cittadina rurale nella zona dello Shropshire, pura campagna inglese. Dan da quasi due anni vive sulla sua barca, che come tutte le barche ha un nome: Tilly. E’ una barca di pochi metri, lunga e stretta attrezzata con l’essenziale, senza fronzoli.
Dan ha deciso di farne la sua casa, il suo laboratorio creativo. Con Tilly, infatti, può attraversare i tanti canali della campagna inglese, fermarsi nelle zone che più lo ispirano, dedicarsi ad una vita semplice ma soprattutto alle sue grandi passioni: l’astronomia ma ancor più la scrittura. Dan ha deciso di lavorare solo due giorni la settimana, in un piccolo supermercato, guadagnando quanto gli è necessario, quanto ha stabilito gli possa bastare per vivere. La sua è stata una scelta pensata, razionale. Decisamente controcorrente.
Dan vive seguendo il ritmo della natura, ha imparato a gestire il caldo, il freddo, a cucinare e vivere in pochi metri quadrati galleggianti; tuttavia ha sempre il sorriso sulle labbra e quando parla della sua Tilly sembra davvero un innamorato. E’ così contento della sua scelta che ad un certo punto ha deciso di iniziare a scrivere le sue giornate, ha aperto un sito web, un canale youtube (A sort of interesting life) ed un profilo facebook dove racconta le sue ‘avventure’ quotidiani e realizza dei piccoli vlog. Come vi dicevo la sua grande passione è la scrittura che non si limita al mezzo informatico, ma anzi utilizza anche piccoli Midori di viaggio (piccoli quaderni in cui annota le sue giornate, i pensieri, e altro).
Ti ritieni soddisfatto della tua scelta? Non ti pesa aver rinunciato a tante comodità?
‘’Assolutamente non sento alcun peso, ho fatto la mia scelta liberamente e in piena autonomia; Tilly era di proprietà della mia famiglia e quando ho deciso di farne la mia casa ho pensato che sarebbe stato tutto più semplice per me. Non volevo che la mia vita prendesse ritmi troppo frenetici, così ho preso armi e bagagli (a dire il vero poche cose) e mi sono trasferito. Quando sono sulla mia barca sento di essere veramente me stesso, perché posso dedicarmi alle cose che mi piacciono davvero e stimolano la mia fantasia, fanno stare bene la mia anima’’.
Cosa ti rende davvero felice?
‘’La cosa più impagabile è avere tutto il tempo che voglio per dedicarmi alla scrittura: romanzi brevi, racconti, diari di viaggio. Con Tilly attraverso i canali di questa nostra bella campagna mi godo le albe, i tramonti, sento solo il rumore dell’acqua, dei grilli…ho imparato a riconoscere i diversi animali e i loro suoni. Mi rilasso, non guardo l’orologio, il tempo della natura mi scorre accanto’’.
Sono molte le persone che ti seguono sui social networks…Come ti spieghi tanta attenzione?
‘’Sinceramente non so rispondere a questa domanda. Quando ho iniziato questa avventura non pensavo nemmeno che avrei pubblicato i diari di viaggio, né che avrei creato un sito e il canale dove pubblico i miei video blog; mi fa però molto piacere che le mie parole vengano lette in diversi paesi del mondo. Forse le persone sono attirate dal fatto che vivere su una barca rappresenta una scelta di vita alternativa, stimola l’immaginario collettivo perché è certamente una scelta fuori dagli schemi’’.
Per quanto tempo pensi di restare sulla tua Tilly?
‘’ Chi può dire cosa riserva il futuro? Per ora sono sereno, in armonia con le mie cose e con tutto ciò che mi circonda. Ho con me quello di cui ho bisogno ’’.
Il segreto per intraprendere un cambiamento radicale della propria vita?
‘’ Sinceramente non so dare grandi consigli, ma posso dirvi che non mi sono mai pentito delle decisioni che ho preso. Fare ciò che ci piace, vivere in semplicità ed accontentarsi delle piccole gioie quotidiane, ovviamente potendoselo permettere, fa capire cosa davvero ci è necessario e cosa invece è superfluo. Sia che si viva in campagna, su una barca oppure in una metropoli”.
Quello che davvero ci stupisce di questo ragazzo è che non solo non pretende più di quanto guadagna, non cerca la fama attraverso facili guadagni; ha proprio scelto una vita modesta – con tutti i confort minimi certo, ma in fondo molto semplice e ritirata – e appare sempre profondamente felice. Quante volte, mentre ci capita di attraversare le strade delle nostre città, incrociamo gli sguardi ombrosi, accigliati, delusi e scontenti di tante persone che ogni giorno combattono per qualcosa, rincorrono un lavoro che stressa, un lavoro che non c’è, preoccupazioni, dolori, gioie, malumori…Una vita veloce, che qualcuno ha definito liquida, che ti scappa via dalle mani e ti lascia poco tempo per riflettere. Il tempo, un bene preziosissimo. La libertà di scegliere il proprio tempo: il più prezioso dei tesori.
Daniel forse ha capito bene il meccanismo e ci saluta dalla sua barca. Ci invita a leggere il suo primo libro, a seguirlo nelle sue avventure su You Tube e Facebook. Ma soprattutto ci incoraggia a partire per il nostro viaggio. Qualsiasi sia la meta.