Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
giovedì, Marzo 23, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home Se ne parla

Le calciatrici inglesi campionesse d’Europa

La nazionale femminile d'Inghilterra ha vinto la Coppa Europa battendo in finale la Germania per 2 a 1

di Massimo Lavena
1 Agosto 2022
in Se ne parla
Tempo di Lettura: 3 mins read
33 2
A A
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

di Massimo Lavena – L’Inghilterra è campionessa d’Europa di calcio. La nazionale femminile delle albioniche calciatrici ha vinto la Coppa Europa (Uefa Women’s Euro) battendo in finale la Germania per 2 a 1, dopo i tempi supplementari.

Le calciatrici inglesi hanno regalato il primo titolo continentale di calcio alla federazione inglese, dando seguito allo slogan “Il calcio è tornato a casa”, che l’anno passato restò strozzato in gola ai tifosi che assiepavano lo stadio di Wembley a causa della vittoria dell’Italia nella competizione continentale al maschile.

Questa volta no. Le “Lionesses” non hanno deluso le aspettative di una intera nazione sportiva, che in bacheca poteva esporre, sino ad ora,  soltanto la coppa del mondiale di calcio dei maschi (sempre casalinga) del lontano 1966: 56 anni di astinenza, a volte con delusioni cocenti (come l’anno passato), a volte per incapacità pedatoria, a volte per un pallone ciccato.

Ma il ruggito delle Lionesses, tutte in bianco con lo scudetto dei 3 leoni sul cuore, ha avuto ragione della compattezza teutonica, schierata con l’iconica seconda maglia verde, che tanti successi ha regalato allo sport tedesco in ogni disciplina sportiva.

frame da diretta Raisport

Che partita: intensa, senza esclusione di colpi (quanto menano le ragazze! Quanta poca manfrina fanno le ragazze!), con ricuperi e svarioni, trame elaborate e pregevolissimi gesti tecnici.

Veramente uno spettacolo eccezionale quello che è stato messo in scena nello stadio di Wembley, davanti a 87.192 spettatori entusiasti e giocosi: bandiere inglesi con la croce rossa di San Giorgio mischiate al tricolore nerorossogiallo della Germania, tifosi che ballavano senza distinzione di tifo, che applaudivano, tanti bambini, tante famiglie, un trionfo organizzativo e dello sport.

frame da diretta Raisport

Tutta questa edizione dei campionati europei di calcio femminile sono stati una perfetta macchina organizzativa.

Due scelte su tutte: nei gironi prediligere stadi di media capacità, magari anche in città periferiche solitamente fuori dai grandi circuiti internazionale, usufruendo di stadi moderni e comodi, così da avere la sicurezza del tutto esaurito e di pubblici affamati di sport; la trasmissione in diretta di tutte le partite del campionato, con spiegamento di mezzi tecnici come per la similare competizione maschile.

Frame da diretta Raisport

Pensare che fino al 1971 le donne inglesi non potessero giocare a calcio, e laddove fosse successo, non in uno stadio, ci fa capire quanto lo sport femminile abbia fatto passi da gigante in questi ultimi anni.

L’avvento del professionismo nello sport femminile (adesso anche in Italia le calciatrici delle serie maggiori godranno del titolo professionistico) ha camminato in maniera differente da Stato a Stato e tra federazione e federazione.

E ancora notevoli sono le differenze se è vero che le Lionesses per il loro trionfo riceveranno circa 67mila euro a testa, quando se i colleghi maschi avessero vinto l’anno passato avrebbero ricevuto circa 540mila euro.

Di diversa linea la scelta della federazione tedesca, che già da tempo ha dato seguito alle indicazioni del Comitato olimpico della Germania di rendere paritarie le retribuzioni ed i premi distribuiti agli atleti in caso di vittoria internazionale.

La gioia di Chloe Kelly, autrice del goal decisivo al 110′ – frame da diretta Raisport

In quasi un mese di partite abbiamo potuto ammirare delle giocatrici che sono osannate dal pubblico e contese dagli sponsor: l’inglese Bethany Mead, eletta miglior giocatrice del torneo, la capitana tedesca Alexandra Popp (che ha rinunciato alla finale per un infortunio nel riscaldamento), la gigantesca capitana francese Wendie Thérèse Renard esempio di caparbietà e indomita combattente, la svedese Stina Blackstenius, che illumina con le sue giocate geniali le cannoniere rosse dell’Arsenal di Londra.

Tutte le partite sono state arbitrate da terne arbitrali al femminile, con poca disponibilità ad accettare le perdite di tempo e una ben spiccata propensione a non gradire le simulazioni: applausi incondizionati a mano piena e attesa dell’esordio della prima arbitra italiana in serie A, Maria Sole Ferrieri Caputi, che esordirà nel massimo campionato di calcio in questa prossima stagione 2022-23.

L’ucraina Kateryna Monzul ha arbitrato la finale Inghilterra-Germania – frame da diretta Raisport

Giusto, e l’Italia? L’Italia non è andata bene in questi campionati d’Europa, e se nessuno si attendeva di arrivare in finale, almeno ai quarti era prevedibile. Invece fratture interne, una non completa integrazione di nuove atlete con il nucleo storico che brillò ai mondiali del 2019, troppe parole sono state sprecate.

Siamo davanti a un movimento che sta crescendo, che ha accolto con gioia l’avvenuta scelta della professionalità del campionato, con le società maschili che aprono le filiali femminili, con grandi campionesse straniere che vengono a giocare attratte da buoni ingaggi e bel vivere. Importante non sbandare e rimettere la barra a dritta, magari organizzando campi sportivi nelle scuole a modello di ciò che avviene, ad esempio, in Inghilterra, dove il calcio femminile è attualmente lo sport più diffuso in età scolare.

frame da diretta Raisport

E allora, viva viva viva l’Inghilterra, cantava il giovin Baglioni.

Oggi in tutta la perfida Albione è festa grande, e sicuramente anche a Buckingham Palace la Regina Elisabetta, grande tifosa di calcio, avrà sorseggiato uno dei suoi gin preferiti o un aromatico Dubonnet, in onore delle Lionesses.

Condividi54Tweet34Condividi9CondividiInviaInvia
Massimo Lavena

Massimo Lavena

Cagliaritano, nato il giorno della befana del 1966. Io b-hop perché ho sempre amato mangiare e cucinare, la musica, lo sport, il cinema. Sogno un giorno di andare in Namibia, o nella Terra del Fuoco, o nello Saskhatchewan, o in Nuova Zelanda. Sognavo anche di andare nelle Isole Svalbard, ma adesso è vietato, troppi orsi bianchi! E non essendocene in Sardegna non saprei come comportarmi.

Articoli Correlati

Image by Pexels from Pixabay

Aumenta la felicità nel mondo, si ama stare in famiglia e con amici

20 Marzo 2023
Foto di scena "Nel nostro cielo un rombo di tuono". Barella osserva Riva

Gigi Riva, l’antieroe entrato nella leggenda

15 Marzo 2023
La guerra non ci dà pace - Manifesto Udi 8 marzo

“La guerra non ci dà pace”, l’8 marzo delle femministe

8 Marzo 2023

Attivista iraniana, per noi la cultura è un dono

6 Marzo 2023
Prossimo Articolo
Belle notizie

In vacanza, alla ricerca di belle notizie

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • African Dreamers, cinque donne africane lottano per i loro sogni
  • Uovo Cioccolatino 2023 – L’uovo al 100% solidale
  • Afrisicilia, nasce a Catania la prima cooperativa agricola gestita da migranti
  • Giornata sulla sindrome di down: le “scuse ridicole” per non essere inclusivi
  • Aumenta la felicità nel mondo, si ama stare in famiglia e con amici

Podcast

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

Organizzazioni Partner

Mezzopieno nelle scuole

Attivi tirocini con gli studenti dell’Università

Testate giornalistiche no profit e portali on line rilanciano i nostri articoli

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET