di Margherita Vetrano – Qualche giorno fa è stata divulgata la notizia che sono state interrotte le ricerche di Anna Claudia Cartoni.
La donna, rimasta vittima di un incidente tra la sua barca a vela e un motoscafo, lo scorso 23 luglio al largo dell’Argentario, fu sbalzata fuori e data per dispersa.
Le ricerche, proseguite senza sosta, sono state interrotte.
La notizia dell’incidente prima e del termine delle ricerche poi, è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Anche B-Hop magazine aveva dedicato tempo fa un articolo all’ultimo progetto di Anna Claudia. Il suo sogno era un centro sportivo senza barriere che consentisse l’inclusione di atleti normodotati e diversamente abili.
La sua sensibilità al tema nasceva dal grande amore per la figlia Irene, per la quale si era trasformata in caregiver prima e scrittrice poi con il suo romanzo: “Irene sta carina: una vita a metà“.

Incontrarla in occasione dell’intervista, è stato un momento felice. Sorridente, serena, intelligente.
A primo impatto, nessuna fragilità sembrava emergere dalla sua persona anzi, una vita spesa per i diritti di Irene ne aveva enfatizzato il carattere combattivo.
La voglia di vincere brillava nei suoi occhi verde giada, velata appena dalla malinconia per il tempo che fugge.
L’entusiasmo di realizzare la moltitudine di progetti che continuava ad ideare batteva forte nel suo cuore di campionessa, giovanissima, sulle pedane della ginnastica artistica
Non amava parlare di sé ma di ciò che il suo vivere consentiva ad Irene; una vita aperta al mondo, nonostante le difficoltà.
Oggi che sembra esserci una distanza siderale tra quella energia e la vita che prosegue, senza di lei, il pensiero va ai suoi cari.
In particolare al marito Fernando e alla figlia Irene.
La redazione di B-Hop si unisce in un abbraccio corale al loro dolore, con l’augurio che quanto seminato da Anna Claudia continui a fiorire rigoglioso.