(di Giulia Segna) – Pietro Totaro, 27enne di Cerignola (Foggia), è prestigiatore e food designer. Mondi distanti e diversi che, grazie alla sua inventiva, ha saputo mescolare con originalità: nella sua pagina Instagram “Il mago del cibo” incanta i follower con giochi di prestigio mentre cucina.
La magia nella vita di Pietro Totaro c’è sempre stata. Fin da bambino amava intrattenere amici e genitori con giochi di prestigio che, nel tempo, sono divenuti sempre più complessi e sorprendenti. Oggi vive a Milano ma la carriera nel mondo magico è iniziata nella sua terra natale, la Puglia.
Iscrittosi giovanissimo al club regionale di magia, ha cominciato a studiare e ad allenarsi ogni giorno, seguendo corsi di formazione e partecipando a conferenze internazionali. Quando, adolescente, è arrivato alla finale di una nota gara tra i giovani maghi più promettenti d’Italia, ha realizzato che, in un modo o nell’altro, la magia lo avrebbe accompagnato per lungo tempo ancora.
“Non è semplice lavorare con la propria arte” spiega a B-hop magazine, “soprattutto se l’arte in questione è la magia, che ha ancora poca visibilità nel nostro Paese”.
In effetti, precisa che in Italia esiste una sola scuola per prestigiatori professionisti e si trova a Torino.
“Negli anni universitari – prosegue – ho potuto dedicarmi poco alla magia, ma per fortuna il mio nome aveva iniziato a circolare nell’ambiente, quindi ho avuto l’opportunità di esibirmi nei locali e nelle serate di gala, mantenendo vivo l’esercizio: la mia specialità sono sempre state le carte”.
Dopo la laurea in interior design conseguita a Roma, ha deciso di tornare nella sua Cerignola. “Lavoro non ce n’era”, ammette, “però ho inventato io qualcosa: ho organizzato una serie di corsi formativi per giovani maghi e appassionati, per aiutarli ad orientarsi in questo settore. Ricordo bene quanto sia stato difficile per me entrarci e capire come muovermi all’interno”.
Così la sua popolarità ha iniziato a crescere, eppure Pietro aveva la sensazione di non essere professionalmente completo, perciò ha deciso di specializzarsi in food design, a Milano.
Anche il cibo, come la magia, lo ha sempre entusiasmato e non ci è voluto molto a capire che la combinazione delle due passioni poteva avere un grande potenziale, una proposta originale nel panorama lavorativo e del web: sulla pagina Instagram “il mago del cibo” da lui creata, Pietro affronta la cucina in modo innovativo.
Mentre impasta, cuoce, condisce e frigge intrattiene i follower con giochi di prestigio sorprendenti. Non solo: si impegna ad utilizzare materie prime di alta qualità e a sensibilizzare gli ascoltatori sull’importanza del riciclo degli scarti. Per esempio i fondi del caffè possono essere utili per realizzare un oggetto di design.
È stato proprio lo studio in food design ad introdurlo al mondo dell’economia circolare e della sostenibilità, insegnandogli un approccio olistico, completo, al cibo: dalla produzione alla vendita, dal consumo alla presentazione nel piatto, dallo smaltimento al riciclo.
“Il food designer è una figura nuova che si conosce ancora poco”, afferma. “Quella che propongo al cliente è una food experience, un’esperienza con e attraverso gli alimenti, avvalendosi della collaborazione di chef, designer, nutrizionisti e chimici”.
Se è vero che internet – e in particolare i social network – hanno anche una funzione educativa, il caso di Pietro Totaro sembra confermarlo: “L’obiettivo della mia attività è principalmente di sensibilizzare e informare chi mi segue, sperando di far riflettere sull’importanza di un approccio etico al cibo che, se trattato con rispetto, può davvero trasformarsi in arte, con effetti a sorpresa, come fosse una magia”.
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