(testi e foto di Nadia Boccale) – Il Marocco è un paese antico e dai mille volti e colori. È sorprendente come i suoi paesaggi possano cambiare continuamente e rapidamente: dalle città imperiali di Rabat, Fez, Marrakech alle dune del Sahara fino alle vette dell’Alto Atlante o del Rif; dalle foreste di cedro del parco di Ifrane ai palmeti delle grandi oasi; dalle gole mozzafiato del Todra o del Dardès alle coste ventose e frastagliate.
Il Marocco sembra nato per essere percorso e scoperto rivelando, una dopo l’altra, le sue meraviglie.
Le città imperiali – Rabat, Fez, Meknes, Marrakesh – custodiscono una lunga e complessa storia testimoniata dalle stupefacenti architetture che evocano le atmosfere delle “Mille e una notte”.
Nei suk delle antiche medine i colori accesi delle spezie e del ricco artigianato sono inebrianti e, silenziosamente, entrano dentro e ti colorano anche l’anima.
Appena si arriva in un centro abitato, piccolo o grande che sia, la vita brulica e ti avvolge, diventa un’onda che ti porta e accompagna fino alla prossima sorpresa.
Il Marocco è mescolanza di tradizioni, di popoli e di lingue: berbero, arabo, spagnolo, francese…in questo mix da capogiro non è raro trovare una sinagoga poco lontano dalla moschea e riti antichissimi praticati da giovani con lo smartphone che esce dalla tasca dei pantaloni.
In Marocco mi sono sentita accolta e nutrita dalla bellezza. E’ per questo che ora continuo a ripetere la parola più significativa che ho imparato: Shukran!” (Grazie!)
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