Matteo Salvini costretto oggi ad aggiornare la bio dell’account Twitter: via Ministro dell’interno e vicepresidente del Consiglio, rimane un solitario leader della Lega. Una indagine per diffamazione è in corso contro di lui, dopo la denuncia presentata a luglio dalla comandante della Sea Watch3 Carola Rackete. Il divieto di dimora a Riace all’ex sindaco Mimmo Lucano è stato revocato.

Dal nostro punto di vista sono – incredibilmente – tre belle notizie in un solo giorno. Che ci fanno un po’ tirare il fiato. Sono tutte collegate tra loro, perché frutto di una stagione avvelenata di odio e bugie la cui matrice iniziale può essere circoscritta ad un solo nome e cognome.
La sensazione percepita è che la società italiana non ne sia uscita migliore, al contrario, perlopiù incattivita, divisa, arrabbiata, polarizzata su posizioni estreme e opposte.

D’altro canto, però, è cresciuta la reazione costruttiva di un’altra Italia, che di fronte all’assurdo ha iniziato ad assumere in prima persona responsabilità e contromisure.
Eppure queste tre notizie appaiono oggi come una sincronica congiuntura positiva che sembra dar ragione al famoso detto popolare:
“Chi semina vento raccoglie tempesta”.
Non tutti i proverbi sono sagge credenze. Molti sono stati coniati a scopi moralistici. Altri sono chiaramente sessisti o denigratori.
Questo ci piace molto, e ci fa sperare che il vento della storia ristabilisca una giustizia giusta e una verità, dopo tante menzogne e disumanità.