Favole della buonanotte, favole africane, fiabe medioevali, fiabe giapponesi. Ogni volta è come entrare in contatto con qualcosa di speciale, e la cosa più speciale è che ad ogni lettura, ascolto o visione, la magia si ripete.
Vedere una favola rappresentata a teatro, al cinema o sui fogli di un libro non cambia di molto il risultato. Perché in ognuno di noi c’è ancora una parte bambina che con le fiabe è cresciuta e attraverso le quali ha imparato a conoscere se stesso, ad accettarsi e a vincere le proprie paure.
Spesso, quando si ascolta una fiaba si viene totalmente assorbiti da questa. Ancora di più nel caso dei bambini. Il bambino infatti entra totalmente nel mondo fatato, si veste degli abiti e delle azioni dei suoi protagonisti. Eccolo diventare allora una fata, un leone, un mago, una winx, un principe o una principessa. Le favole possono essere utili a favorire la fiducia in se stessi, a comprendere meglio alcuni eventi che possono essere fonte di disagio, e in ultimo forniscono e lasciano traccia, nella memoria emotiva, di cosa vuol dire “sentirsi accuditi e accolti”, esperienza fondamentale per la crescita.
Le fiabe sono anche importanti strumenti educativi. Nel percorso di crescita ogni bambino ha bisogno di ricevere un’educazione morale: di sapere quali comportamenti siano giusti e quali riprovevoli. Le fiabe, nella loro struttura semplice e con la trattazione di problemi umani universali, sono adatte a trasmettere degli insegnamenti morali.
I personaggi e gli eventi delle fiabe personificano i conflitti interiori e suggeriscono il modo di risolverli. Il bambino, con la figura del cattivo, come la matrigna (o la strega), può permettersi di esprimere sentimenti aggressivi, rivolgendoli all’immagine interiore della madre cattiva, che tiene separata da quella della mamma buona, senza provare sensi di colpa. Le vicende che sono narrate attraverso la favola hanno un profondo valore formativo che consentono la familiarizzazione con alcune componenti oscure del nostro mondo interiore. Esse si occupano di problemi umani, in particolar modo quelli che preoccupano la mente del bambino. La favola ha il potere di sottendere, tramite una sequenza di rappresentazioni simboliche, un significato esistenziale non altrimenti accessibile al bambino. Infatti, gli spiega che la vita è un percorso ad ostacoli che bisogna affrontare con coraggio e intelligenza; che è inevitabile il rischio di incontrare figure ingannatrici e che potremmo non riconoscere le figure positive che ci vorranno aiutare. La favola è un utile strumento perché i personaggi aiutano i bambini a distinguere il “giusto” dallo “sbagliato”, cosa che non sarebbe possibile nella realtà, perché presenta molte sfaccettature.
Con l’iniziativa “Favolando… storie da tutto il mondo!” promossa da ForumSaD – Card del Sostenitore (patrocinata da: I- II – VII municipio del comune di Roma) in corso dal 7 dicembre al 15 febbraio 2015 in molti punti di Roma (botteghe del commercio equo, negozi biologici, associazioni di volontariato, scuole), verranno raccontate, cantate, illustrate, fiabe provenienti da ogni parte del mondo. Tutto ciò sarà accompagnato da laboratori, che utilizzeranno materiale biologico e di riuso, merende del commercio equo – solidale. La festa finale con le maschere delle favole raccontate sarà il 15 febbraio 2015 alla Città dell’Altra Economia.
L’obiettivo è di esplorare nuove culture attraverso la fiaba. La narrazione senza confini permette di aprire finestre sul lontano e l’altrove, di suscitare curiosità, apertura, attenzione. Curiosità e disponibilità diventano nuove chiavi per aprire le porte del dialogo, della convivenza democratica, del piacere di scoprire quanto sono numerose le somiglianze e quanto affascinanti le differenze. La curiosità muove e fa progredire il mondo.
Il luogo privilegiato dove questa scoperta dell’altro può avvenire è la fiaba. La fiaba è specchio che riflette la vita, è un genere narrativo presente nella tradizione orale di ogni popolo e quindi uno strumento capace di creare punti di incontro. Ogni popolo ha, infatti, ambientato le proprie fiabe nel paesaggio in cui ha vissuto e vive e, narrandole, ha fatto continui riferimenti alle proprie abitudini, alle proprie credenze, alle regole della propria società. La fiaba è dunque uno strumento in grado di fornire opportunità di conoscenza, di avvicinamento, di arricchimento e di scambio. In essa possiamo trovare nuovi mezzi per capire e “leggere” la società attuale e per avvicinare culture. Le fiabe possono essere un veicolo per attraversare il tempo dal passato al presente, per viaggiare da un continente a un altro, per avere informazioni sul mondo.