(di Patrizia Caiffa) – Questa è una storia minima, una piccola bella notizia. Christian chiede l’elemosina tutti i giorni davanti al negozio di una famosa catena biologica, in via Portuense, a Roma. E’ educato e gentile, non è invadente. Sta lì ogni mattina in attesa di qualche spicciolo. A volte aiuta le clienti con le buste della spesa. E’ uno dei tanti migranti invisibili che non si ha nemmeno il coraggio di guardare negli occhi. Nessuno sa la sua storia. Si sa solo che viene dalla Nigeria, potrebbe avere 20 o 25 anni.

Spesso i clienti lasciano l’automobile in seconda fila per fare la spesa velocemente nel negozio. Ma nella fretta c’è chi dimentica borse, zaini, computer o altri oggetti sui sedili.
Così è successo ieri, intorno a mezzogiorno: un paio di malviventi hanno spaccato il vetro di una smart per rubare la borsa di una cliente, poi sono fuggiti di corsa. Accadono spesso fatti del genere in città.

Christian ha visto tutto e non si è perso d’animo: con uno scatto immediato ha rincorso e acciuffato uno dei due ladri, riuscendo a recuperare la borsa e a restituirla alla legittima proprietaria.
Conosciamo tutti i tanti titoli urlati contro gli immigrati: sono delinquenti, fanno la pacchia a spese degli italiani. Con studiata enfasi su ogni minimo fatto di cronaca nera o grigia che li vede protagonisti.
Noi invece vogliamo ringraziare e celebrare Christian, ultimo tra gli invisibili (e probabilmente tale rimarrà), per il suo gesto spontaneo di altruismo che solo pochi ricorderanno.
Eroe di quartiere per pochi minuti.
#bellenotizie