Civita è un borgo antico che fa parte del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, quasi al confine fra Lazio ed Umbria. Viene descritta come la “città che muore” perchè, a causa della morfologia del terreno su cui sorge, a poco a poco rischia di scomparire. Agenti atmosferici e disboscamento selvaggio hanno infatti causato la lenta e progressiva erosione della collina e della vallata circostante. In questi giorni è stata lanciata anche una petizione per salvarla sulla piattaforma on line Change.org
Civita di Bagnoregio fu fondata ben 2500 anni fa dagli etruschi, come punto di congiunzione fra il Tevere, considerato all’epoca come la grande via di navigazione dell’Italia centrale e il lago di Bolsena. L’urbanistica è di chiara impronta etrusca mentre il rivestimento architettonico ha subìto contaminazioni medievali e rinascimentali.
Del primo periodo rimangono la rupe sottostante il belvedere di San Francesco vecchio e la grotta di San Bonaventura. Al secondo periodo risalgono invece la chiesa di San Donato, il Palazzo vescovile, un mulino del XVI secolo e la porta di Santa Maria.
Ad oggi Civita è abitata da circa una decina di persone, raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965, che da lontano le conferisce quasi l’aria di una città fantasma. In realtà questo borgo, tra i più belli d’Italia, richiama migliaia di visitatori, grazie soprattutto agli eventi organizzati. Ogni anno, in occasione del venerdì santo, i cittadini partecipano alla secolare processione attraverso la quale il S.S. Crocifisso viene trasportato mediante l’uso di una bara, per poi essere depositato all’interno della chiesa di San Donato. Questa cerimonia è molto sentita fra gli abitanti di Civita: leggenda vuole che durante un’epidemia di peste nel 1499 il crocifisso abbia parlato ad una pia donna, che ogni giorno chiedeva nelle sue preghiere la fine dello strazio. Fin quando un giorno udì una voce e di lì a poco la peste cessò di esistere.
Durante la prima domenica di giugno e la seconda di settembre la piazza principale si trasforma in una sorta di arena che accoglie il tradizionale Palio della Tonna, che deve il suo nome alla piazza in cui viene celebrato. “Tonna” nel dialetto locale significa “tonda”. Qui le contrade di Civita si sfidano a dorso di un asino, acclamati dal tifo degli abitanti. Inoltre nell’ultima settimana di luglio e nella prima di agosto i migliori nomi del jazz si riuniscono a Bagnoregio, animando con concerti, seminari e jam session, il Tuscia in Jazz Festival.
Anche Federico Fellini fu catturato dalla bellezza del posto, tanto che gli scorci più belli di Civita divennero il set di uno dei suoi più celebri film, la “Strada”.