di Carla Chiuppi – Si è conclusa ieri a Narni la 7a edizione del festival di fotografia Narnimmaginaria, manifestazione che ha raggiunto oramai un rilevanza nazionale. Due settimane dedicate alla fotografia che hanno trasformato la cittadina di Narni, in Umbria, in un grande laboratorio fotografico.
Le importanti mostre fotografiche sono state dislocate in più spazi nella città storica: tra le suggestive mura romaniche del Complesso Monumentale di San Domenico, al piano nobile del Museo Eroli, al piano terra e sotterranei di Palazzo dei Priori – Digipass, nelle Cantine dell’Azienda Agricola Ruffo della Scaletta.
Tra le mostre che è stato possibile visitare nel Complesso Monumentale di San Domenico, al Museo Eroli, al Palazzo dei Priori: “Gli ultimi contadini” di Lorenzo Cicconi Massi, “Il palazzo dei destini incrociati” di Aldo Feroce, “I sogni li spendo per Strada” di Liliana Ranalletta, Francesco Pistilli con un lavoro sulla guerra in Ucraina “Tales from the border”. Ancora “Home is where Teta was” della fotografa libanese Mayssa El Khoury, altri cinque autori selezionati tra le proposte del Circuito off, Luigi Loretoni con un progetto fotografico per In all’armata radura, Marco Polticchia con il lavoro “Rewind” vincitore delle letture portfolio 2021, Maurizio Leoni vincitore della Slowphotowalk 2021.
I fotografi dell’Associazione Sator hanno interpretato con le loro opere il tema dell’edizione 2022 Attraversando paesaggi umani con esposizioni nei sotterranei di Palazzo dei Priori e dell’Azienda Agricola Marchesi Ruffo della Scaletta.

Narnimmaginaria 2022 ha raccontato i paesaggi umani intesi
come scoperta di significati e di intenzioni in cui l’uomo riconosce sé stesso.
Le immagini fotografiche, il loro accostamento, le storie che raccontano, restituiscono all’osservatore un forte potenziale espressivo che si relaziona con il proprio contemporaneo.
Tra gli appuntamenti, vi è stata la presentazione di libri fotografici, incontri con fotografi, musica dal vivo, letture portfolio a premio, incontri, proiezioni di documentari, dibattiti, workshop.
Il 30 ottobre un evento organizzato insieme all’Arci intitolato “Framing migration: fotografia e stereotipi” ha affrontato il tema del ruolo della fotografia, del videogiornalismo e della narrazione nella creazione dell’immagine che abbiamo del migrante. Hanno partecipato i fotografi Francesco Pistilli e Keita Makan, la giornalista Angela Nittori, con la testimonianza di Kassama Ansumana.

Il 1° novembre ha chiuso il festival la seconda passeggiata fotografica analogica “Narnimmaginaria slowphotowalk”, una maratona fotografica in cui ad ogni partecipante è stato consegnato un rullino 35mm bianco e nero da 36 pose, da scattare nell’arco della giornata. L’evento si è svolto in collaborazione con il Comune di Narni e Trekking Urbano.
La manifestazione è riconosciuta dalla Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche) ed è organizzata dall’Associazione Culturale Sator con la collaborazione del Comune di Narni.
Appuntamento al 2023.
Info: associazionesator@gmail.com