di Margherita Vetrano – La Festa del Cinema di Roma 2022 si è conclusa ieri, 23 ottobre, e si sono tratte le somme della dieci giorni che da 17 edizioni porta il grande cinema nella capitale.
Non solo. Questa edizione segna lo spartiacque che da una semplice Festa la tramuta in Festival a tutti gli effetti.
E’ stata infatti riconosciuta dalla Fiapf (Federation International des Associations de Producteurs de Films) come festival competitivo.
Le 56.616 presenze, tra biglietti emessi e accrediti, hanno fatto registrare un incremento del 35% rispetto all’anno 2021, dimostrando che la Festa è cresciuta.

Molti i film in concorso per la sezione PROGRESSIVE CINEMA fra i 153, provenienti da 33 Paesi. Una selezione che ha mostrato sugli schermi di 26 sale, dislocate nella città, non solo film ma anche documentari e cortometraggi.
Selezione che ha visto premiare come miglior film, miglior regia, nonché miglior attore – Premio “Vittorio Gassman”,
“January” di Viesturs Kairiss.
“Foudre” di Carmen Jaquier, per la fotografia di Marine Atlan, ha vinto il Premio Speciale della Giuria.
Lilith Grasmug, la protagonista, è stata premiata con Menzione speciale della Giuria per la sua interpretazione.
Infatti, Elizabeth che lascia il convento per aiutare i genitori, dopo la scomparsa della sorella Innocente, ha conquistato anche il pubblico sin dalla prima, ristretta proiezione mattutina.

Il Premio del Pubblico è andato a “Shhtl” di Ady Walter e quello come Miglior Opera Prima a “Causeway” di Lila Neugebaurer.
Il Premio “Ugo Tognazzi” alla Miglior Commedia, invece, è stato vinto da “What’s love got to do with it?”di Shekar Kapur.

Il concorso Alice nella città è stato vinto da “Summer scars”di Simon Reith. Presentato a Cannes 2022, l’horror-melò resta unico nel suo genere.
Passando dall’horror al noir, “Educazione fisica“, per la regia di Stefano Cipani è una delle grandi sorprese della kermesse.
Note di riconoscimento vanno anche a “La California” di Cinzia Bomoll, “Il menu” di Mark Mylod e “Rapiniamo il duce” di Renato De Maria.

Diverse le commedie presentate, fra le quali “Bros“,di Nicholas Stoller che, se ci fosse stato un premio LGBTQ+, l’avrebbe vinto. La rom com rievoca atmosfere newyorchesi alla “Io e Annie” ma, per la prima volta, lo fa raccontando la storia tra Rob e Aaron.

Atmosfere godibili anche per “Boris4“. Alla conferenza stampa di domenica 23, il cast al completo ha presentato i primi due episodi della serie. Tutto è pronto per il ritorno, mercoledì 26 Ottobre su Disney Channel+, con la quarta stagione.

Quest’anno la Festa del Cinema ha dedicato grande spazio alla sezione documentaristica.
I temi toccati sono importanti come in “Ora tocca a noi – Storia di Pio LaTorre” e di attualità come in “Via argine 310” ma va segnalato “Er gol di Turone era bono“. La vicenda calcistica, rievocata con rigore documentaristico, ha lasciato spazio a brevi interviste in stile “Le iene” che ne arricchiscono il ritmo.
Molte le pellicole e gli eventi realizzati durante i dieci giorni romani.
La masterclass con James Ivory, insieme agli incontri con star del calibro di Luc Besson, Stephen Frears e Daniel Pennac, sono stati il valore aggiunto per il pubblico e la stampa.
