di Alessandra Tarquini – Nell’ultimo anno non sono pochi coloro che hanno iniziato a stilare una lista dei luoghi da visitare appena sarà possibile tornare a viaggiare. Sembrerà strano ma oltre la casa azul di Frida Khalo, nella mia sono segnate due vie nella provincia umbra: via Giotto e via Castelli a Terni.
È lì che appena possibile andrò per ammirare due murales coloratissimi realizzati dall’artista francese Caroline Derveaux nell’ambito di GemellArte Festival internazionale di arte contemporanea.
Così, tramite l’arte la città di Terni e la città francese di Saint-Ouen hanno deciso di rivitalizzare il loro gemellaggio; hanno lanciato un bando aperto ad artisti residenti in Italia o in Francia, previsto due residenze artistiche e assegnato due opere di street art sul concetto di rinascita, rigenerazione, degli animi prima ancora che urbana.
E sappiamo tutti bene quanto bisogno abbiano le nostre città di tornare a nuova vita in un tempo di emergenza pandemica. La giuria del festival ha quindi scelto i due vincitori e dato avvio alla produzione delle opere, inviando l’artista Caroline Derveaux a Terni e lo street artist Ozmo a Saint-Ouen.
Per Terni la Derveaux ha scelto una palette di colori caldi, rispondendo al desiderio di una città più colorata, stimolante e interessante; è questo l’auspicio espressole direttamente dalle tante persone del quartiere incontrate nei dieci giorni prima di inforcare i pennelli, ascoltando le loro paure, i loro sogni, le loro speranze.
Un’esplosione di colori e linee ha così travolto due muri dimenticati e imbrattati della città ternana nel cuore di una serie di vie intitolate a grandi artisti del passato, da Masaccio a Michelangelo. All’interno hanno trovato spazio forme ispirate da elementi della città che hanno colpito l’artista, come la Chiesa di San Francesco e il torchio metallico.
Le due opere d’arte – intitolate Naissance à Terni (in via Giotto) e Renaissance à Terni (in via Castelli) – sono state realizzate e inaugurate lo scorso novembre, in pieno lockdown perché la bellezza non si ferma.
E’ cosi che la pensa Chiara Ronchini, ideatrice e direttrice artistica del Festival Gemellarte, che a B-hop racconta: “La street art non solo è portatrice di bellezza e di rigenerazione delle nostre città, ma serve per dare conforto ai cittadini, soprattutto in periodi difficili come quello che stiamo vivendo. Ora che i musei e le gallerie purtroppo sono chiusi è ancora più evidente quanto sia importante trovare in strada l’espressione artistica.
L’arte non è bellezza fine a se stessa, ma dialoga con il contesto, comunica con le persone,
genera piacere. L’arte serve per farci stare bene”.

Nonostante tutte le difficoltà che l’arte e la cultura stanno incontrando in questo periodo, Chiara Ronchini non arretra di un centimetro e prima di salutarci ci dà la buona notizia della vittoria di un nuovo bando che le permetterà di portare a Terni più street art di livello e da tutto il mondo.
Le opere di Caroline Dervaux arricchiscono la mappa di murales di artisti internazionali e nazionali già presenti nella città di Terni, come Giulio Vesprini, MP5, Uno, Ericailcane. C’è anche una app gratuita chiamata TAM Terni Art Mapping (a nostro parere ancora con molti margini di miglioramento nell’organizzazione dei contenuti) dove potete trovare tutti i punti della street art ternana.
Gemellarte Festival di Arte Contemporanea è organizzato da Gn Media con il patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia, dell’Institut Français Italia, del Comune di Terni, della Regione Umbria, del Comune di Saint’Ouen e della Camera di Commercio di Terni.
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