di Agnese Malatesta – La musica è multicolore, “è come un arcobaleno”. Tante le sue sfumature, tante le emozioni che sollecita. La musica “mi fa stare bene”: dice Alessandro, da qualche giorno speaker di un nuovo podcast radiofonico. E di musica e dei suoi cantanti preferiti, Pino Daniele e Domenico Modugno, parla a ‘ColoRadio’ dove parla volentieri anche di origami, di sport, lui che è campione di salto in alto. Perché ad Alessandro, ventenne di Casoria, piace parlare delle sue passioni e “piace farsi ascoltare dagli altri”.
‘ColoRadio’ è nata da pochi giorni. I suoi speaker sono bambini e ragazzi con disabilità che vivono in regime residenziale nell’Istituto Serafico di Assisi, specializzato nella riabilitazione e nella ricerca per giovani con disabilità multipla.

Il podcast radiofonico è un laboratorio educativo voluto dall’Istituto perché sia come
una “nuova finestra sul mondo. Dove le diversità scompaiono, i limiti si annullano e le personalità emergono”.
I ragazzi possono mettersi alla prova giocando a fare i dj e così facendo arricchiscono il loro apprendimento e sperimentano nuove modalità di relazione.

La musica è la protagonista del podcast ma il palinsesto è ricco e vario; è costruito intorno a curiosità, riflessioni, rubriche tematiche, numerosi gli ospiti che si alternano. “La radio mi piace tanto – dice un altro speaker, Lorenzo di Roma, anche lui ventenne – Mi piace tutto. Mi piace quando si parla di cucina e quando ci sono le interviste impossibili”. Ci sono “momenti tristi e di allegria, momenti felici e normali. Ma noi lasciamo lo spazio alle notizie più belle”.
Una coetanea di Lorenzo, Silvia di Cagliari, predilige la musica su tutto: “mi fa sentire tutte le emozioni”. Di che colore è la musica? “E’ bianca. Ma quando non è tranquilla è rossa”. Dai microfoni, Silvia ama anche quando si parla di film.

I neo-speaker – ascoltati da B-Hop magazine – brillano di entusiasmo per questa nuova avventura. Nei loro toni si coglie la passione del racconto e dell’ascolto. Come si trovassero su una strada tutta da scoprire dove i punti fermi sono le proprie passioni ma si va verso nuove scoperte. Curiosità, sembra la parola d’ordine.
Per gli educatori, il laboratorio permette di valorizzare ogni singola personalità e soprattutto permette conoscenze e confronti relazionali.
Obiettivo: il benessere psicofisico e sociale della persona.
L’iniziativa è anche un modo per entrare nell’istituto ed ascoltare la voce dei suoi bambini e ragazzi, degli operatori e delle famiglie. Il podcast dei ragazzi dell’Istituto Serafico – cominciato l’11 marzo scorso – si può ascoltare sulla piattaforma Spreaker (clicca qui).