di Margherita Vetrano – La bellezza che descrive Benedetta è la gioia dell’incontro dell’altro e la voglia di continua scoperta.
Benedetta Bernardi è una delle iscritte all’ultima edizione del corso di giornalismo costruttivo organizzato da B-hop magazine, che si è tenuto on line dal 14 novembre al 5 dicembre 2020.
Classe ’74, vive a Monte San Pietro nell’interland bolognese in una grande casa che guarda le colline, immersa nella serenità della natura.
La prima cosa che colpisce di lei è la dolcezza dello sguardo e la gentilezza dei modi.
Riservata a primo impatto, dimostra presto una gran voglia di raccontare e raccontarsi e lo fa con semplicità e grande compostezza.
La sua immagine graziosamente contraddittoria con l’anima Jazz che rivela è una continua sorpresa ma il percorso non è stato semplice.
“Da bambina ero molto chiusa ed il disagio è cresciuto con me fino all’adolescenza che ricordo come un periodo non facile” Benedetta ricorda così il bullismo subito ai tempi della scuola, per quel suo carattere riservato.
Seconda di tre fratelli, con una sorella maggiore dalla personalità forte ed indipendente, ha patito la responsabilità di un equilibrio familiare, occupandosi del fratellino minore.
”Questa sofferenza mi ha portata a concentrarmi molto negli studi.
Ho avuto incontri molto felici con i docenti, a partire dalla maestra delle scuole elementari che ricordo come una luce nel mio percorso.
Le ripetevo che un giorno sarei diventata come lei e di questa frase ho fatto il mio obbiettivo”.
Oggi Benedetta insegna inglese al Liceo di Scienze Applicate, Istituto Luigi Fantini di Vergato (BO).
Nel rapporto con i suoi studenti privilegia comunicativa e disponibilità, ponendo l’accento su contenuti sempre positivi, dal messaggio degli autori che propone alla proattività dei temi che tratta.
La sua capacità di ascolto e di recettività verso i temi più intimi le consentono grande empatia coi ragazzi; il suo percorso personale trova uno spunto di resilienza nella comunicazione e nella richiesta di aiuto.
Una missione che estende alla sfera personale, dividendosi tra il servizio Mensa per i meno abbienti, della Parrocchia “Sacra famiglia di Bologna” e “Parla con me”, progetto di ascolto e di scambio fondato dalla Biblioteca del comune di Casalecchio.
“Parla con me nasce come momento di confronto tra le donne straniere e le italiane che aderiscono al progetto. La gran parte proviene dal Nord Africa ma ci sono anche signore del Pakistan e del Bangladesh.

L’arricchimento umano e di relazione è reciproco, siamo sempre collegate ma è necessario essere solleciti e tenere unito il gruppo”.
C’è ancora un po’ di quella bambina timida nella Benedetta di oggi che ha però saputo prendere in mano la sua vita e mettersi dalla parte di chi aiuta chi è in difficoltà.
“Dentro di me c’è una bellissima esigenza di raccontare nell’ottica della positività.
Il mio desiderio di continuare a crescere diffondendo positività è l’unico progetto futuro che sento di fare, in questo momento.
Gli strumenti acquisiti con il corso di B-hop contribuiranno ad aiutarmi a farlo”
“Io penso che cosa meravigliosa è la vita anche nei suoi aspetti più terribili e la mia anima è piena di amore e di gratitudine verso Dio per questo” (Benedetta Bianchi Porro)
* L‘articolo è stato realizzato nell’ambito delle esercitazioni svolte dalle partecipanti alla edizione 2020 del corso “Dalle news tossiche al giornalismo costruttivo e di comunità” organizzato dall’associazione B-hop.
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