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Dall’Ucraina arrivano da tempo solo notizie drammatiche di guerra, morte, distruzione, armi letali. Sono circa 1.700.000 i profughi ucraini, di cui 1 milione nel resto dell’Ucraina e oltre 700.000 nei Paesi confinanti, in particolare Russia e Bielorussia. Cinque milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria, di cui 3,2 milioni tra i più vulnerabili, anziani, disabili, minori. Eppure questo Paese, il più grande d’Europa, continua a mantenere vive le sue ricche tradizioni culturali, nonostante la tragicità della situazione.
Dopo la tragedia di Chernobyl 29 anni fa, con l’esplosione del reattore nucleare che ha provocato poi conseguenze nefaste sulla salute della popolazione, tanti bambini sono stati portati in Italia per vivere un periodo di disintossicazione dalla radioattività.
A circa 200km da Chernobyl, dai villaggi di Kagarlik e Rzysciv, arrivano i bambini ospitati ogni anno a Modena dalle famiglie italiane aderenti al progetto solidarietà della Polivalente 87 e Gino Pini, che da tanti anni sostiene progetti per salvaguardare i minori. Grazie alla gentile concessione della Polivalente 87 e Studioieffe Modena ecco il foto reportage di quei luoghi e quelle famiglie.
foto: Eliana Pelaggi