di Anna Attolico – Palazzo Ducale a Sassuolo, residenza estiva degli Estensi, è un gioiello poco conosciuto di grande bellezza. E’ una delle più importanti residenze barocche dell’Italia settentrionale. Il suo aspetto attuale prende forma per volere del duca Francesco I d’Este, che nel 1634 incarica l’architetto Bartolomeo Avanzini di trasformare l’antico castello di famiglia in una moderna dimora extraurbana per la corte.
D’inverno la famiglia degli Estensi rimaneva presso l’attuale Accademia militare di Modena e in estate veniva qui.
Prima si può visitare Sassuolo, piccolo borgo incastonato tra colline lussureggianti e poi il Palazzo. Dopo la scalinata la meraviglia mi colpisce e avvolge e mi scappa un sonoro Wow…che quasi rimbomba: bellezza e colori ovunque.
Chiediamo qualche informazione alla guida che ci racconta con entusiasmo le bellezze del posto.
– “Siete venuti qui per il Palazzo?”
– “Bhe…si! – mi sembra che meriti”.
– “No, perché non viene mai nessuno…”
– “Forse è colpa del lockdown?”
“Il lockdown non ha cambiato niente: prima e dopo abbiamo sempre pochissime persone – racconta la guida -. E dire che è un palazzo statale…”.
E con il palmo della mano rivolto in basso indica una linea immaginaria orizzontale come a significare che le presenze sono sempre state costanti…e basse. Costantemente basse insomma.
Io mi domando “Come è possibile?”
Il Palazzo è un incanto.
Pitture murali, decorazioni a stucco, sculture e fontane ancora oggi trasmettono il senso di questa “delizia” rimasta a lungo ai margini della conoscenza e della frequentazione pubblica”.
Il “Fontanazzo”, questo è il suo nome, mi sorprende in modo particolare. E’ un’invenzione idraulica chiamata in origine “Teatro delle Fontane”.
Affascinante scoprire che i giardini di Sassuolo insieme al Teatro delle Fontane, dovevano aver raggiunto all’epoca della loro creazione una significativa notorietà.
André Le Nôtre, architetto paesaggista di Luigi XIV creatore dei giardini di Versailles e fautore della diffusione del modello del giardino formale francese in Europa, nel suo viaggio in Italia nel 1678 non mancò di visitare i giardini ritenuti più belli, tra cui anche la stessa Sassuolo.
All’uscita chiediamo un dépliant ma adesso non esistono più.
E’ giusto, sarà per il Covid, anche se non nego un po’ di nostalgia per quei depliant che poi portavi a casa e custodivi con riguardo, come testimonianza di alcuni luoghi semplicemente belli che ti erano entrati nel cuore. Per ricordare posti e giorni speciali.
Va bene così: oggi possiamo immortalare centinaia di immagini…e allora mi propongo nel mio piccolo di promuovere questa bellezza…
Se capitate da queste parti lasciatevi cogliere dalla sensazione che infondono queste stanze e questi luoghi...c’è un Wow che aspetta di essere suscitato.
Chissà se la guida potrà prossimamente far cambiare direzione alla sua mano e mostrare un trend di visite in salita..me lo auguro.
La bellezza è ovunque…forse aspetta solo noi.
Info: Palazzo Ducale di Sassuolo.