di Samantha Lattaro – Una raccolta di “pensieri liberi di uno psicoterapeuta” sulle tematiche esistenziali che l’individuo si trova ad affrontare nella vita. Una serie di riflessioni introdotte da citazioni famose che aiutano il lettore a fermarsi per “sentire meglio” il messaggio che si nasconde dietro gli avvenimenti del nostro vissuto.
È questo che i lettori troveranno nel libro L’ora o il mai più (Amazon Italia), di Oscar Travino, psicoterapeuta napoletano classe ’77.

Parole scelte accuratamente che formano quasi un diario intimo, svelando il suo pensiero più profondo e trasportando chi legge in un viaggio interiore appassionante.
Un libro dal titolo eloquente che, come una lama tagliente, colpisce tutte le nostre resistenze al cambiamento, ricordandoci
quanto è importante il presente, da cogliere ogni giorno con grande intensità e profondo stupore.
Infatti spesso ci perdiamo nel passato, che ormai non c’è più, e nelle congetture di un futuro del quale non possiamo essere certi.
Esiste solo il presente ed è un nostro compito scegliere le parole ed i pensieri giusti per disegnarlo.
La parola ed il pensiero hanno infatti un grande potere creativo, perché “non si trasforma la propria vita senza trasformare se stessi”- (Simone De Beauvoir)
“Fermati. Prendi consapevolezza dei tuoi automatismi – scrive l’autore -. Rassicuranti, certo, ma di certo limitanti. C’è tanta parte di te lì, nell’ombra. Accoglila, dalle voce, illuminala. Scopriti nuovo, diverso e lo stesso. E riprenditi la pienezza di quello che sei”.
Tante citazioni di grandi autori e spunti di riflessione aiutano il lettore a guardare alla vita con occhi diversi, a trasformarci, ad evolvere per osservare il nostro passato con maggiore consapevolezza e decidere cosa davvero portare oltre con noi, vivendo nel presente, dopo averlo elaborato. E cosa invece lasciare indietro, ringraziando sempre quanto accaduto per ciò che ci ha insegnato.

Partendo dalla citazione di Ippocrate
“prima di guarire qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare”,
Travino ci svela che “una vera ‘cura’ passa attraverso un processo di consapevolizzazione delle cause del malessere” e ci incoraggia affinché questo processo possa avere inizio da subito.
Con la citazione di Alejandro Jodorowsky “dietro ogni malattia c’è il divieto di fare qualcosa che desideriamo oppure l’ordine di fare qualcosa che non desideriamo. Ogni cura esige la disobbedienza a questo divieto o a quest’ordine”, l’autore ci esorta invece ad agire ora, spiegandoci che “spesso è il corpo che urla il distacco profondo dal proprio sé più vero” e “Fin quando il cuore batte, una scelta è sempre possibile”
L’invito quindi è quello di spingerci “oltre la sicurezza che diventa stagnazione” per osare e diventare finalmente protagonisti della nostra vita, senza guardare con lo sguardo di chi ci ha preceduto, ma utilizzando gli occhi della nostra vera natura, che cerca di farsi strada dentro di noi per riuscire finalmente ad esprimersi” perché “la ‘felicità’ è uno stato di pienezza del proprio Essere e del proprio Sentire. È uno stato di piena consapevolezza, libero da condizionamenti”.
E ancora: la felicità “è immergersi pienamente e con fiducia tra le sinuose onde della vita, vivendo pienamente tutto quel che offre”. Dopotutto, come insegna Shakespeare, “Siamo fatti della stessa materia dei sogni”.
Un vero inno alla libertà di essere e di esistere nel qui ed ora.