di Patrizia Caiffa – “La finalità di questa avventura è generare un movimento di ritorno a noi stessi per far emergere le risorse nascoste e trasformare quelle parti che sentiamo non corrisponderci più pienamente, al fine di riportare a compimento il nostro progetto di vita”: è questo l’intento racchiuso nel libro di Alessandra Bialetti e Daniela Campana “La saggezza degli gnomi“, un agile manuale che offre indicazioni utili per sviluppare una maggiore consapevolezza di sé ai fini di una vita realizzata, piena e gioiosa.
Entrambe formatrici e consulenti familiari, Campana e Bialetti mettono a disposizione saperi ed esperienze professionali nella relazione di aiuto o nella conduzione di gruppi di auto-consapevolezza, utilizzando un singolare espediente narrativo: la conversazione con un gnomo, personaggio fiabesco che vive nei boschi e possiede doti magiche.
La scelta dello gnomo è intesa “come
“incoraggiamento nella ricerca di quella parte più profonda e più vera, del sé autentico”
che guiderà nella costruzione di quella che le autrici chiamano l’Opera, ossia una vita vissuta pienamente, esprimendo i propri talenti e la propria vera natura, altresì Essenza.
Le parole chiave che individuano sono: riconoscimento, accettazione e accoglienza, elaborazione e trasformazione.
Il viaggio per arrivare a quella meta passa attraverso il riconoscimento e l’accettazione della propria Ombra, la trasformazione delle Credenze limitanti, ossia i condizionamenti familiari e sociali o i codici morali che spesso ci portano a vivere un Copione che non ci appartiene.
“Molte delle difficoltà che viviamo sono frutto delle Credenze che abbiamo su di noi, sugli altri, sulla vita”, che diventano “artefici delle nostre scelte e di conseguenza della qualità della vita”.
Sono infatti le Credenze limitanti che ci boicottano attraverso il dialogo interiore, si nutrono di giudizi e pregiudizi nei confronti di noi stessi e degli altri, impedendoci di avere una visione oggettiva della realtà e delle nostre possibilità e potenzialità reali.
Le Credenze si nutrono, ad esempio, “del senso di inadeguatezza, svalutazione, percezione di non meritare o di non possedere competenze” ma la lista è molto più lunga. Riuscire a trasformarle e ad intravedere nuove possibilità porta guarigione e l’uscita dal Copione per “mettere su un diverso spettacolo” attraverso nuove scelte di vita.
Nel testo affiorano citazioni illustri, come il Daimon di James Hillman, ossia la chiamata a sviluppare il potenziale, la vocazione o il progetto di vita unico per ciascuno o l’Essenza di Carl Gustav Jung, che scriveva:
“Noi contiamo qualcosa solo in virtù dell’Essenza che incarniamo e se non la realizziamo, la vita è sprecata”.
Le autrici affrontano nodi imprescindibili nella conoscenza di sé come le aspettative, la critica e il giudizio, la relazioni, i ruoli, la solitudine, la necessità di lasciar andare risentimenti, senso di impotenza e controllo, di vivere nel presente e rimanere centrati per far fluire l’energia e affidarsi ad una saggezza più profonda.
“Non c’è vita senza Energia – scrivono -, tanto più saremo in contatto con la nostra Essenza, tanto maggiore sarà la nostra Energia. Se la blocchiamo in progetti che non sono i nostri, che non ci corrispondono, ma che ci sentiamo costretti a portare avanti per ricevere amore, quindi continuare a vivere, otterremo l’effetto contrario”.
E’ un concentrato di temi importanti esposti con levità, nel flusso di questo dialogo immaginario tra Alessandra, Daniela e lo gnomo, inframezzato da fiabe, metafore, esperienze reali, spunti di riflessione ed esercizi pratici.
“Un invito a ripensare la vita come un movimento continuo di rinnovamento e nel rispetto di ciò che siamo, della nostra unicità e di quella di chi incontriamo sul nostro cammino – così le autrici ne sintetizzano i contenuti -. Una scoperta di cosa si nasconde sotto le apparenze, un invito a recuperare le risorse dimenticate e le potenzialità inespresse con leggerezza e creatività”.
Il fine del viaggio in compagnia dello gnomo è, per i lettori, essere pronti a spiccare il volo, con una nuova consapevolezza di sé, centratura e gratitudine.