di Kenji Albani – A Varese c’è uno scambio linguistico molto speciale: siamo nel locale TuMiTurbi, ogni martedì sera (tranne qualche settimana d’estate e a Natale) molti amici si riuniscono per parlare lingue straniere: sono le Language Nights e oggi, 5 settembre ripartono con la dodicesima edizione!
Le Language Nights di Varese, per imparare a parlare le lingue straniere, funzionano così: si scrive su un balloon di carta il proprio nome e le lingue che si parlano, si ritaglia la sagoma e la si incolla sul petto. Invece i frequentatori abituali hanno il proprio balloon permanente e personalizzato con la spilletta e con i tondini-adesivi che raffigurano le bandiere dei paesi dei quali parlano la lingua.
Allora ci si può sedere a un tavolo su cui spicca la bandiera della lingua che si vuole parlare. O semplicemente stare in piedi e chiacchierare. Il tavolo dell’inglese è sempre pieno, ma ci sono spesso anche persone ai tavoli del francese, dello spagnolo, dell’italiano e della LIS (Lingua dei Segni Italiana), e spesso si trova chi parla tedesco, portoghese, russo, ucraino ed altre lingue.
L’attuale organizzatore responsabile della serata è Ismael López Luque, spagnolo di Málaga. “Le Language Nights sono uno scambio linguistico gratuito, informale e inclusivo che permette ai suoi partecipanti di praticare le lingue straniere mentre fanno nuove amicizie – dice Ismael a B-Hop magazine – Qui sono tutti benvenuti nel rispetto reciproco, e questo è il bello”. In poche parole,
sono un posto sicuro in cui le persone possono esprimersi liberamente.
La serie di eventi è nata nel 2013 per promuovere lo scambio linguistico e culturale. Ci sono persone un po’ da tutte le zone del mondo. L’idea essenziale è di aprire nuovi orizzonti e prospettive nella mente delle persone.
“A Varese non è scontato che ci sia qualcosa del genere. A volte le persone tendono a non uscire dalla loro zona di comfort e rimangono col loro cerchio di amici” prosegue Ismael.
“I languagenighters, invece, sono usciti dalla loro zona di comfort, e ne sono fieri!”
I frequentatori sono tanti. A volte quaranta o cinquanta persone, ma a volte ce ne sono molte di più perché “è diventato un appuntamento settimanale fisso in cui possono conoscere nuove persone ma anche incontrare gli altri amici con cui si è creata una bellissima comunità”
Durante l’anno vengono organizzate serate “a tema”, per feste particolari come Halloween, Natale e Carnevale, o a volte dedicate ai diritti civili e ad argomenti sociali. Ad esempio, il 13 giugno c’è stata la serata dedicata al Varese Pride.
Secondo Ismael “le Language Nights di Varese sono una bella esperienza non solo per parlare le lingue straniere, ma perché creano relazioni fra le persone. È gratificante. Sono a Varese dal 2014, grazie, in parte, a tutti gli amici che ho conosciuto alle Language Nights quando ero solo un partecipante”.
Ismael è subentrato al fondatore Marco Raja nel 2020, poco prima della pandemia. Lo spagnolo ricorda quel periodo: “Avevamo appena introdotto il tavolo LIS, la Lingua dei Segni italiana. Siccome non è stato più possibile incontrarsi, abbiamo dato l’avvio alle serate online”. Quindi le Language Nights sono inclusive a tutto tondo.

Marco Raja, noto come Keeno, avventuriero varesotto che ama viaggiare. “Il mio nome deriva dall’infanzia – ci spiega -. Io mi chiamo Marco, mi chiamavano Marchino e da lì è cambiato in Chino. Quando ho iniziato a viaggiare all’estero la gente si confondeva leggendo il soprannome ‘Chino’; in Spagna ‘chino’ vuol dire cinese, mentre in tedesco ‘Kino’ significa cinema. Così ho stabilito la grafia ‘Keeno’ che è più facile da leggere per gli stranieri.
Marco ha un vissuto interessante. Classe 1981, all’università ha studiato lingue. Dopo la laurea, agli albori delle compagnie aeree low cost, ha comprato un biglietto di sola andata per Dublino, dove ha lavorato nella localizzazione di videogame. È stato in questi periodi in giro per l’Europa che ha iniziato a frequentare gli scambi linguistici, perciò precisa: “Non sono l’ideatore di questo genere di eventi, esistono da tempo, io li ho semplicemente personalizzati e realizzati a Varese”.
Keeno ha vissuto in Germania dove ha partecipato alle Sprachenabende (“serate linguistiche” in tedesco). Tornato a Varese, ne ha sentito la mancanza e ha organizzato la prima Language Nights con una decina di partecipanti. “All’inizio ero scettico sul loro successo, ma da subito è stato chiaro che un incontro del genere a Varese mancava”.
Era il 2013. Keeno ha usato Facebook per pubblicizzare l’iniziativa, creando un gruppo (oggi si chiama “Internationals Varese”) e l’evento sul social. Da lì, passo dopo passo, è stato un decollo.
Marco Raja è un viaggiatore. È voluto uscire dalla bolla di Varese e ha iniziato a girovagare per il mondo con grande audacia e spirito d’avventura. Nella vita insegna lingue, ma ha ricoperto anche altre posizioni lavorative che richiedevano l’uso delle lingue. Conosce anche il catalano perché ha vissuto in Catalogna per tre anni. Inoltre canta e suona la chitarra con i Vaskers. Ama fare musica e pure improvvisazione teatrale nella compagnia I Senza Testo. Ha intrecciato queste passioni con le Language Nights, ad esempio esibendosi in musica e improvvisazione a Cascina Nazé (un agriturismo in provincia di Varese) durante una serata speciale estiva di Language Nights. Secondo lui tra gli scambi linguistici e la musica ci sono tanti punti in comune.
Keeno ama trascinare le persone, incontrare e creare spazi di incontro e condivisione per far nascere idee, amicizie, relazioni. Un cosmopolita? “A dire il vero le etichette non mi interessano particolarmente. Però sì, più che di una singola nazione mi sento cittadino del mondo”.