di Agnese Malatesta – Un gruppo di insegnanti di yoga in viaggio nel Sahara marocchino e un incontro, un rapporto umano che dura da oltre 20 anni. Quel viaggio che risale al 1998 ha fatto incontrare gli yogi con una comunità di pastori berberi nella zona chiamata Tafraout, località a 180 chilometri a Sud di Agadir.
Ne è nata un’amicizia: una scintilla scattata dal fascino che procura lo stile di vita della comunità, basato sull’essenzialità e sul soddisfacimento dei bisogni primari; condizioni precarie di sopravvivenza che favoriscono però la condivisione e la solidarietà reciproca.

Ne nacque, a Roma, un’associazione, “Mondo incantato”, con l’obiettivo di raccogliere fondi, da destinare a Tafraout, attraverso l’insegnamento dello yoga ai bambini. All’inizio, di fronte all’emergenza idrica, queste risorse hanno permesso la costruzione di pozzi per le famiglie berbere e poi su loro esplicita richiesta, nel 2007, una scuola. Una struttura che ora conta una trentina di studenti.
”Sono passati ormai 15 anni – racconta a B-Hop magazine Maria Teresa, una delle volontarie di Mondo Incantato – da quando incontrammo gli sguardi timidi e curiosi dei bambini e ricevemmo la semplice richiesta dai loro genitori:
‘Non vogliamo che i nostri figli siano analfabeti come noi, vogliamo una scuola per i nostri figli’”.
La scuola di Tafraout è quindi nata e cresciuta ed allo stesso tempo è cresciuto il rapporto di amicizia e fiducia fra l’associazione e le famiglie”.
Periodici in questi anni i viaggi sul luogo in vere e proprie ‘carovane’. Certamente il progetto “la scuola di Tafraout” ha raggiunto un bel traguardo: due scuole, un laboratorio di cucito e tessitura, pannelli solari, erogazione di acqua; la scuola è inoltre diventata il centro di attrazione del villaggio, dove ci si incontra, si gioca, si lavora, si studia, si fa festa.

“Ma il risultato più grande, in assoluto – tiene a dire Maria Teresa – è il legame famigliare che si è creato tra noi e loro. Neanche la pandemia ha interrotto questo legame e il sostegno mensile che mandiamo regolarmente per le spese della scuola. L’ultimo viaggio l’abbiamo fatto a settembre 2021, ancora in emergenza Covid, e contiamo di tornare la prossima primavera”.
La ‘carovana’ è ogni volta l’occasione per vivere l’essenzialità della vita; un viaggio che dura una decina di giorni, che comincia con 2-3 giorni di camminate e soste nel deserto in cui ci si cala in esperienze meditative che predispongono al contatto con le persone, nelle loro case.
“Naturalmente – sottolinea ancora la volontaria – tutto questo non sarebbe potuto avvenire senza una rete di amici e sostenitori che in tutto questo tempo ci hanno affiancato; molti di loro hanno partecipato ai viaggi che ogni anno abbiamo organizzato per visitare la scuola. E le esigenze delle famiglie sono tante a cominciare dall’assistenza sanitaria”.

L’intero progetto “Scuola di Tafraout” è frutto di autofinanziamento: calendari, cene, vendita di olii di argan locali. Tutte attività di Mondo Incantato che – come si legge nel sito dell’associazione – “hanno lo scopo di migliorare e rafforzare le qualità fondamentali del corpo e del cuore e vivere in armonia con le leggi della natura, in base ai principi dello Yoga”.