di Alessandra Tarquini – Gli autori e le autrici di B-hop magazine consigliano 9 libri da leggere questa estate, di tutti i generi. Li abbiamo letti tutti, davvero. Una lista libera e indipendente, come la nostra redazione.
Fiore di roccia
di Ilaria Tuti (Longanesi, 2020)
Consigliato da Patrizia Caiffa
Prima guerra mondiale. Al centro del romanzo ci sono le Portatrici della Carnia, donne che salivano le alte montagne con gerle pesanti sulla schiena (fino a 30/40 chili) per portare armi e aiuti agli alpini al fronte. La Storia vera si intreccia con una storia di fantasia che fa giustizia di una memoria storica dimenticata, come spesso accade alle vicende eroiche che riguardano le donne. Il conflitto esterno che distrugge vite e rende affamate, amare e dolorose le giornate, cela una verità ineludibile sulla stessa umanità e il sangue dello stesso colore che accomuna anche i nemici di qualunque guerra apparentemente “giusta” ma sempre ingiusta e sbagliata nelle sue dinamiche perverse. Dopo un inizio lento la narrazione mette le ali e a metà libro prende il volo, emozionando. Leggi qui la recensione completa di Filippo Bocci.
L’estate dell’incanto
di Francesco Carofiglio (Piemme, 2020)
Consigliato da Marianna Mandato
Siamo nel 1939. La protagonista del libro è Miranda, una bambina che sta per diventare ragazza. Parte per un viaggio. Una vacanza in una tenuta in campagna. Con sua madre. Il suo papà è sempre misteriosamente in viaggio da qualche parte. La storia ha i contorni magici. Ed è Miranda adulta e ormai novantenne che ricorda e racconta l’estate più bella della sua vita. Prima che il mondo sprofondasse nell’orrore della seconda guerra mondiale. Ogni gesto, ogni pagina di quell’estate incantata, si perde in un’atmosfera delicata, poetica. Si percepiscono le sensazioni estive. Il caldo, le voci, la magia del bosco. Personaggi fantastici ritratti da un autorevole nonno pittore. Leggere questo libro in estate fa sentire addosso le sensazioni narrate. E il libro diventa una carezza che smuove sentimenti intensi. Fino al provare dolore per l’arrivo della guerra. Un’assurdità che fagocita ogni idea di bellezza. Bellezza che potrà rimanere legata soltanto a splendidi ricordi.
Ti spiego il dato
di Donata Columbro (Quinto Quarto, 2021)
Consigliato da Alessandra Tarquini
L’autrice ha definito questo suo libro come una “cassetta degli attrezzi” per muoversi in modo più consapevole nella galassia delle informazioni e – aggiungiamo noi di B-hop.it – nella vita quotidiana di ogni singola persona su questa terra. Volenti o nolenti, la realtà è questa: i dati sono attorno a noi e non possiamo far finta di non vederli. Non possiamo ignorare neppure il fatto che noi stessi ne produciamo.
L’autrice spiega, con tantissimi esempi, come riconoscerli, come leggerli e come proteggere i propri. Leggendo Ti spiego il dato si impara come leggere un grafico, o una mappa, come riconoscere una fake news e come dubitare delle notizie scritte senza le dovute verifiche. Le illustrazioni e il progetto grafico di tutta la pubblicazione sono di Agnese Pagliarini e fanno la differenza per noi lettori. Ci sono frasi evidenziate, spazi per gli appunti e piccoli esercizi alla fine di ogni capitolo. Ti spiego un dato è uno dei quei libri capaci di farti guardare le piccole azioni quotidiane con occhi nuovi. La generosità dell’autrice è ben visibile nei ricchi contenuti aggiunti alla fine del volume: glossario, bibliografia, sitografia, account da seguire. I bordi arrotondati, una vera sciccheria.
Le avventure di Giuseppe Pignata
di Magnus – Tisselli (Edizioni NPE, 2023)
Consigliato da Massimo Lavena
Un bel volo nella fantasia, nei colori, nell’avventura picaresca, non lo vogliamo fare? E allora tuffiamoci nel mondo della fumettistica di alto, ma che dico, altissimo livello. Uno dei capolavori delle riduzioni letterarie italiane in formato disegnato: dal genio visionario del tratto minuzioso della penna di Roberto “Magnus” Raviola (vi basta la saga di Alan Ford?) e dai pennini, acquarelli, tempere, matite di Valerio Tisselli, maestro insuperato delle sfumature e dei particolari architettonici presenti nelle tavole, abbiamo avuto in dono “Le avventure di Giuseppe Pignata”. Dal Maestro Magnus e dall’allievo Tisselli ci giunge un’opera fedele al romanzo autobiografico che Giuseppe Pignata, nel finire del XVII secolo, dettò a un suo collaboratore. Nel romanzo Pignata narra di come riuscì a fuggire dalle carceri papaline sotto il pontificato di Innocenzo XII: venne rinchiuso dalla Santa Inquisizione ma riuscì ad evadere rifugiandosi inizialmente a Graz, attraversando tutto lo Stivale, finendo al fine a Amsterdam, nella protestante Olanda. Le mirabolanti tavole di Magnus e Tisselli sono un toccasana per gli occhi e per il piacere di perdersi in un mondo di avventura e particolari. E per chi volesse c’è il volume edito da Sellerio, che fu pubblicato nel 1980: “Le avventure di Giuseppe Pignata fuggito dalle carceri dell’Inquisizione di Roma”.
Il piede destro di Byron
di Alberto Toso Fei (Marsilio, 2023)
Consigliato da Mariele Scifo
E’ un giallo ambientato a Venezia, il protagonista è un ex giornalista, Alessandro Nicoli, che si ritrova impegnato in un’indagine intricata e misteriosa nel tentativo di capire cosa abbiano in comune tra loro il teschio di una giovane donna, la morte di un frate esorcista, un testo antico di secoli e il celebre poeta britannico George Gordon Byron, vissuto a lungo a Venezia. La consiglio perché la trovo una lettura appassionante e “leggera” allo stesso tempo, Nicoli è un po’ maldestro e gliene succedono di ogni; inoltre alcune parti dei dialoghi sono scritte in dialetto veneto, un po’ sulla falsariga del Maestro Camilleri.
Alma che visse in fondo al mare
di Martin Rua (Alessandro Polidoro Editore, 2022)
Consigliato da Samantha Lattaro
Siamo a Procida, nell’antico borgo marinaro della Corricella, tra le case colorate dei pescatori, il mare e la natura incontaminata dell’isola. Ci racconta la vita dei pescatori e delle loro famiglie, rivelandoci i segreti e le intime aspirazioni dei personaggi.
Tra tutte, la storia che fa trattenere il fiato fino all’ultima pagina del romanzo è l’amore tra due giovani: Napoleone Lubrano di Scampamorte, pescatore dell’isola e abile nuotatore, con la bella italo giamaicana Alma Scotto di Santillo, che viene in vacanza nella terra nativa del padre. L’incontro tra i due è fatale, come le atmosfere avvolgenti dell’isola con i suoi segreti e la sua magia. Ma dietro alle storie della vita quotidiana apparentemente semplici dei personaggi troviamo anche svelati i segreti più intimi che segnano le loro stesse esistenze umane. L’amore non ricambiato della più temuta tra le monache di casa dell’isola, Regina Assante di Tatisso, detta zia Maria, per il padre di Alma, il tormento del fratello del padre di Napoleone, Sebastiano detto zio Vastiano, che dopo aver vissuto l’esperienza orribile della guerra vive in modo solitario dedicandosi alla pittura e alla scultura, la bellezza dei legami familiari contrastata dal pericolo delle gelosie devastanti. Sarà proprio lo zio Vastiano a far scoprire a Napoleone il suo talento artistico per la pittura: infatti con i suoi quadri il giovane presto si guadagnerà il titolo di Caravaggio di Procida. Le storie si intrecciano in una narrazione travolgente, che nutre il lettore con le stesse speranze dei protagonisti. L’incontro tra Napoleone e Alma cambierà l’esistenza di entrambi, facendo nascere tra i due il legame indissolubile del vero amore. Amore che resisterà anche alla distanza, dovuta alla difficoltà di Napoleone di trovare il coraggio di lasciare la terra natale per seguire il proprio cuore nella lontana America. Pagine nelle quali realtà e sogno si uniscono, l’arte della pittura si mescola alle storie di vita consentendo al lettore di entrare dentro la narrazione al punto di riuscire a respirare insieme ai protagonisti tutta la forza di un’isola incantata che tutto contiene.
La Stanza numero 30. Cronache di una vita
di Ilda Boccassini (Feltrinelli, 2021)
Consigliato da Rinaldo Felli
Ilda la Rossa, la magistrata che ha combattuto la mafia, il malaffare, la politica corrotta, raccontando la sua lunga carriera nell’autobiografia intitolata “La stanza n.30, cronache di una vita” si toglie i famosi sassolini dalle scarpe. Al lettore che interessa rileggere gli accadimenti degli ultimi 40 difficili anni del nostro paese la Boccassini offre uno sguardo attraverso una lente giudiziaria che nel frattempo è anche divenuta storica. Un libro nel quale Ilda Boccassini racconta la sua complicata ricerca della verità, la sua feroce determinazione nell’assicurare alla giustizia i mandanti e gli esecutori della strage di Capaci, gli ostacoli a lei frapposti anche all’interno della stessa magistratura in occasione della collaborazione con il pool di Mani Pulite ed anche in altre circostanze. Un libro nel quale la figura di Silvio Berlusconi viene narrata con toni molto diversi dalla santificazione che la sua recente scomparsa ha prodotto. Ma soprattutto pagine di sconfinato amore per Giovanni Falcone, il punto di riferimento unico, il cardine, il maestro che ha costantemente ispirato l’attività giudiziaria ed anche la vita privata di Ilda la Rossa.
Perfetti o felici. Diventare adulti in un’epoca di smarrimento
di Stefania Andreoli (Rizzoli, 2023)
Consigliato da Giulia Segna
L’autrice è una psicoterapeuta specializzata in adolescenza, quindi non una lettura spensierata da “sotto l’ombrellone”, ma estremamente interessante. È adatta a chi, giovane o adulto, figlio o genitore, accetta la sfida di mettersi in discussione, farsi domande sulle proprie relazioni sociali, riflettere sulla propria idea di felicità, fare i conti con la mania di perfezione, analizzare le dinamiche della propria famiglia. L’aspetto più interessante è la condivisione dell’autrice di storie realmente accadute e raccontate dai suoi pazienti, perlopiù giovani adulti. Il lettore, dunque, ha la possibilità di immedesimarsi con qualche vissuto narrato, cambiare prospettiva e trarne – potenziali – nuove conclusioni.
Costanza di Svevia. Il ritorno da regina
di Chiara Curione (Edizioni Tripla E, 2020)
Consigliato da Claudia Babudri
“Costanza di Sicilia. Il ritorno da regina”, romanzo storico di Chiara Curione per Edizioni Tripla E (2020), narra la lotta per la conquista del Regno di Sicilia da parte dell’ultima erede di Svevia, Costanza d’Altavilla, figlia di Manfredi, nipote di Federico II. Partendo dal 30 marzo 1282 (giorno in cui ebbero inizio i Vespri Siciliani), tra intrighi e tradimenti, l’autrice ripercorre il faticoso tentativo di Costanza, appoggiata dal marito Pietro d’Aragona, di vincere l’aspra contesa per il Mezzogiorno italiano vessato dalla pesante tassazione e i soprusi dei nuovi dominatori angioini. Il romanzo della Curione si distingue per l’accattivante e scorrevole narrazione in cui si denota la spiccata sensibilità e cura documentaria dell’autrice, attenta nella descrizione della sfera umana e psicologica dei suoi personaggi. Qui Costanza di Sicilia è in primis una donna che lotta per i suoi ideali e che ha alto il valore della famiglia. Intelligente e saggia, appare animata da gioie e dolori, preoccupata per l’amato marito spesso lontano per la guerra, per la sorte e l’educazione dei figli e per la crescita della sua famiglia e del suo regno. A lei si contrappone la baronessa Macalda, donna guerriera, figura scaltra e storicamente controversa, in questo romanzo rivale anche in amore della regina. Tra i personaggi principali femminili, ricordiamo Imelda, personaggio di fantasia ispirato alla celebre Trotula della Scuola Salernitana, vista con sospetto per le doti di curatrice e la voglia di indipendenza. I personaggi maschili, invece, appaiono mossi dal potere risultando forti e astuti ma sempre, nel bene o nel male, dotati di spiccato lato umano. L’opera risulta accurata nelle descrizioni ed ogni capitolo, dedicato ad un personaggio diverso attraverso il cui punto di vista si evolve la narrazione, contribuisce ad aumentarne la chiarezza dello svolgimento. Anche nei confronti delle dinamiche belliche l’autrice si dimostra attenta descrivendo, ad esempio, gli almogaveri, fanti di ventura, rapidi e abilissimi nell’uso delle armi da lancio, comparsi in Aragona nel sec. XIII, impiegati in Italia proprio nelle guerre del Vespro. Al di là dell’innegabile precisione storica e dell’onestà intellettuale ben espressa nella esplicitazione delle fonti utilizzate e nell’iniziale presentazione dei personaggi, la narrazione riesce a trascinare il lettore, che vivrà le stesse emozioni dei personaggi, respirandone le atmosfere, rese vive e vivide dall’abile penna di Chiara Curione.