(di Filippo Bocci) – Il quartiere romano di Trastevere e la sua storia, le tante curiosità. Se ne parla nel libro Transtiberim – Trastevere, il mondo dell’oltretomba, di Giuseppe Lorin, per Bibliotheka Edizioni, presentato la scorsa settimana a Roma. Attivo a 360 gradi nel campo della comunicazione, l’autore ha realizzato un’opera che ha il dono della semplicità, che incontra il grande pubblico con uno stile ordinato, giornalistico, fatto di finestre, di piccoli paragrafi.

Notava l’editore Cesare Paris che il libro si fa apprezzare per tre motivi: il suo carattere filosofico/religioso poiché la sponda destra del fiume Tevere era terra destinata alle sepolture; il rilievo architettonico/urbanistico, con chiese, piazze, vicoli e fontane da scoprire, e la valenza di tour vero e proprio, come a imitazione dei Gran Tour dell’800.

In effetti Trastevere ha nel patrimonio tanta storia sedimentata nei secoli, ma anche colori e caratteri che ben raccontano la tenacia del romano, gentile con personalità. Il volume, che funziona anche come un’agile guida, attraversa i secoli, passando da un luogo all’altro, e disseminando i fatti di notizie curiose e molto utili.
Ci si potrà così perdere tra gli innumerevoli, rumorosi vicoli, alla caccia di quello che è un po’ il marchio di riconoscimento della zona, l’orgoglio del quartiere. Dice Lorin nel libro:
Circa una trentina di anni fa, si trovava ancora qualche anziano trasteverino che vantava di non aver mai “passato ponte”, ovvero di non aver mai attraversato il Tevere.

Il racconto e la visita vanno oltre il quartiere, nello spazio e nel tempo. Ecco Trastevere e il petrolio della “Taberna Meritoria”; Trastevere, con la più antica necropoli degli ebrei a Roma; Trastevere e la garibaldina Repubblica Romana; Trastevere, scena preferita del Belli e dei suoi immortali sonetti, una Roma papalina affollata da varia umanità, fissata dallo spirito ironico e mordace del grande poeta.

Ciascuno, insomma, può cercare qui ciò che vuole, in un viaggio transtiberim, oltre il fiume, un viaggio della mente e della conoscenza.
Photo credits: Filippo Bocci