Se incontri il Buddha per la strada, uccidilo! Così dice un famoso koan, un esercizio della mente che invita a non crearsi idoli e a cercare autonomamente la propria strada verso la conoscenza. Tuttavia, se incontrate per la strada i due cantautori e compositori Rosario Di Bella e Juri Camisasca, lasciate perdere i propositi omicidi e fermatevi ad ascoltare il loro nuovo e bellissimo album “Spirituality”.
I due musicisti vi offriranno in dono un florilegio delle tradizioni spirituali di oriente e di occidente (“La luce dell’India“, “Deus meus“, “Il sole nella pioggia“, “Uriel” solo per citarne alcune), da cui emana forte il profumo dell’esicasmo, ovvero la pratica che uniforma e armonizza l’uomo con Dio e il creato, in cerca di pace. E non è un caso che “Pace” sia proprio il brano più trascinante di “Spirituality”, con venature elettro pop che piaceranno a molti e a molti faranno scoprire due eccezionali compagni di viaggio in grado di suggerire alcuni savi accorgimenti su cosa fare del nostro Buddha.
Camisasca e Di Bella presenteranno “Spirituality” il 21 maggio a Ragusa presso l’auditorium San Vincenzo Ferreri e il 28 maggio a Palermo al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo.
b-hop ha intervistato Rosario Di Bella, che racconta:
Come è nata e come si è sviluppata la vostra collaborazione?
“Stavo lavorando ad un concept album sugli Arcangeli, ma a metà strada mi è venuta l’idea di condividere il percorso con un artista che avesse una particolare sensibilità riguardo a certi argomenti. Così ho parlato con Juri dell’idea di mettere le canzoni che stavo scrivendo insieme a quelle che anche lui stava componendo per farne un unico progetto: un disco e un concerto. Abbiamo lavorato per un anno cercando di dare un senso e una sonorità uniformi ai nostri lavori e pensiamo di esserci riusciti”.
Che posto occupa la spiritualità nel mondo di oggi?
“L’essere umano del futuro sarà un mistico o non sarà, dice Karl Rahner. La spiritualità è il motore dell’evoluzione dell’uomo verso la consapevolezza. Si tratta di un processo al tempo stesso individuale e collettivo, in quanto il progresso della società passa attraverso la fioritura spirituale del singolo. Ma alla giusta cura dello spirito deve corrispondere l’attenzione al corpo e l’amore nelle relazioni umane”.
Alcune delle canzoni raccontano di angeli. Quali persone definireste tali e quale ruolo hanno nella nostra vita?
“Le canzoni parlano di Arcangeli: un ordine superiore dell’angelicità. Ma ti rispondo con le parole di Adriano Buldrini, che è l’autore di questi testi e anche di un bellissimo libro sull’argomento (‘Conoscere gli Arcangeli’): Gli Arcangeli sono coloro che detengono i segreti ancestrali dell’evoluzione umana, ma sono anche finestre aperte su tutti i piani del mondo spirituale. Nessuna persona umana è un Angelo o un Arcangelo. Talvolta la loro mente altissima possiede i nostri pensieri, o i pensieri di chi ci sta accanto, e ci guida verso un bene oggettivo o assoluto per noi. Tutti gli Angeli desiderano solo che noi riconosciamo CHI veramente siamo. E per far sì che questo avvenga non si risparmiano. Credimi”.
Dopo una lunga pausa dal mondo discografico avete trovato qualcosa di diverso nel rapporto con i vostri ascoltatori? Cosa vi aspettate da questo progetto?
“Tutto cambia continuamente, mai niente è lo stesso, mai niente viene trasmesso e percepito nello stesso modo. Cambiano le nostre vite…Cambiamo come artisti e cambiano i nostri ascoltatori. Non mi aspetto niente di preciso e questa è una condizione esaltante per quanto mi riguarda”.