Fiore – regia di Claudio Giovannesi
Fiore è un film fresco, delicato e poetico come il titolo: la realtà del carcere minorile (è girato anche a Casal del Marmo a Roma), le sofferenze, le speranze e gli slanci della giovane e bravissima protagonista Dafne e del suo Josciua, Romeo e Giulietta moderni ostacolati nel loro amore dalle alte mura e dalle grate della detenzione, sono descritti con gentilezza e verità. Un piccolo capolavoro del nostro miglior cinema, leggero e profondo, che riscalda i cuori.
La pazza gioia – di Paolo Virzì
Il regista è noto e talentuoso e il film era molto atteso. Certo che il tema del disagio mentale, con le dinamiche personali, familiari e sociali connesse, non è così semplice da affrontare: Virzì ha raccolto la sfida e ce l’ha fatta a raccontarlo bene e a non cadere nel banale o nel patetico. I ritmi sono incalzanti (a volte anche troppo), le interpreti eccezionali, la sceneggiatura ha piccole cadute di stile ma tutto sommato può rientrare nell’incoerenza folle dei personaggi che descrive. La prima parte si segue con il fiato sospeso ma senza troppe emozioni, che poi scrosciano tutte insieme in un bel finale poetico.