“Scorri indietro nel tempo fino alle più oscure radici della civiltà e le troverai annodate attorno a un pozzo o strette intorno a una pietra sacra. Le persone prima portavano rispetto per un luogo e solo dopo ne traevano gloria. Gli uomini non amavano Roma perché era grande, era grande perché gli uomini l’amavano”.
Questa citazione, appartenente allo scrittore britannico Gilbert Keith Chesterton, non ha lasciato indifferenti due studenti di Roma Tre, appartenenti al collettivo studentesco Progetto Roma 3, da dieci anni impegnato in attività culturali, associative e di rappresentanza a fianco dei ragazzi del terzo ateneo romano. I due studenti, Luca D’Angelo e Daniele Bucci, “impugnata” la loro macchina fotografica, il cavalletto e tutti gli accessori per le riprese, hanno intrapreso un vero e proprio tour tra le bellezze di Roma, riprendendo i monumenti e gli scorci più noti e suggestivi con la tecnica del time lapse. Il video, caricato su YouTube (Rome, in a time lapse experience) in pochi giorni ha raggiunto oltre 11.000 visualizzazioni e più di 4000 condivisioni.
“Un modo – spiegano a b-hop – per ricordare a tutti dove viviamo e quanto valore storico e culturale c’è attorno a noi. In questo senso, la tecnologia ci può aiutare ad aprire gli occhi e a farci capire che appunto ‘Roma era grande perché era amata, non amata perché era grande’. Da questo dobbiamo ripartire e ripensare il nostro modo di vivere la città. Imparare a rispettarla, a cominciare dalle piccole cose che possiamo fare ogni giorno”. “Cose apparentemente di poco conto – sottolineano – come evitare di gettare un pacchetto vuoto di sigarette o un pezzo di carta per terra possono essere un buon inizio”.
Il video vuole far riflettere proprio su questo: “Un omaggio alla città eterna e allo stesso tempo una provocazione per chi la abita e la vive tutti i giorni. Inutile lamentarsi, se poi non si è i primi a fare qualcosa”. Una riflessione non andata a vuoto, considerato il successo del video in pochissimi giorni.
“Quando si gettano le basi per un progetto spesso ci si pongono degli obiettivi e durante la piena fase di realizzazione noi ci siamo prefissati una meta – raccontano -, ma mai avremmo pensato di raggiungere in così poco tempo un traguardo importante come questo”. L’intento era quello di “risvegliare l’amore dei romani per la loro città. Un amore che spesso viene meno a causa dei tanti disagi che ci sono. Senza pretese, stiamo cercando di tracciare una strada per far uscire la città dal degrado in cui è piombata. E la sua bellezza può aiutarci molto in questo, perché è proprio ripartendo da ciò che era grande si può ritornare a essere grandi”.