Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
lunedì, Gennaio 30, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home B.I.N. - Bellezza Interna Netta

Quale verità su Marco Pantani? La camorra nelle rivelazioni delle ultime ore

di Rinaldo Felli
16 Marzo 2016
in B.I.N. - Bellezza Interna Netta, Primo Piano
Tempo di Lettura: 3 mins read
54 3
A A
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Se, come sembra,  la Procura di Forlì archivierà l’inchiesta, sarà molto improbabile accertare la verità sul caso Pantani. A quel punto,  per sportivi ed appassionati,  non resterà altro che credere ad una delle tante interpretazioni dei fatti. La più accreditata, la più verosimile, anche per ciò che sta emergendo attraverso la pubblicazione in queste ore di alcune intercettazioni telefoniche, è che Marco Pantani fu “fregato”, come si dice a Roma.

Riepiloghiamo brevemente i fatti per come apparentemente sarebbero accaduti. Siamo al Giro d’Italia del 1999, Pantani viene da una stagione, la precedente, trionfale. Ha vinto, anzi stravinto, sia il Giro che il Tour nello stesso anno, un’impresa che, prima di lui,  è riuscita solo a pochissimi altri campioni: Coppi, Anquetil, Merkx, Hinault, Roche e Indurain. E’ quindi considerato dall’opinione pubblica, ma anche dagli addetti ai lavori, uno dei grandi favoriti. Lo dimostra sin da subito vincendo la prima frazione con il traguardo in salita, quella del Gran Sasso, alla 14° tappa è in maglia Rosa e dopo aver vinto la ventesima tappa, la Predazzo-Madonna di Campiglio, ha ben 5.38″ di vantaggio su Paolo Savoldelli, secondo in classifica.

Il giorno seguente, penultima tappa del Giro, il percorso prevede la scalata del famigerato Mortirolo ed oltre 50 chilometri di salita. Insomma una tappa da “Pirata”.  A questo punto Pantani non è più uno dei grandi favoriti ma il “favorito assoluto”, l’unico.

Ma quella famigerata mattina del 5 giugno, mentre i ciclisti iniziano il loro riscaldamento, vengono resi pubblici i risultati dei controlli effettuati dall’UCI. Nel test effettuato da Pantani risulta una concentrazione di globuli rossi superiore al consentito. Il limite è 50%, tollerato 51%, l’ematocrito del “Pirata” risulta essere 52%. Per conseguenza Pantani viene immediatamente escluso dal Giro e sospeso per 15 giorni. Paolo Savoldelli, diviene automaticamente il primo in classifica ma si rifiuta di indossare la maglia rosa.

Cosa o chi ha “fregato” il campione? Probabilmente l’essere stato il “favorito assoluto” e avere, conseguentemente, convogliato su di lui gran parte delle scommesse clandestine. Dalle intercettazioni rese pubbliche in queste ore risulta che la camorra avrebbe alterato i risultati di quelle analisi per impedire al “Pirata” di vincere il giro ed evitare a se stessa di perdere una montagna di denaro nel giro delle scommesse.

Marco comprese subito ciò che gli avrebbe causato quell’accadimento:  “Mi sono rialzato, dopo tanti infortuni, e sono tornato a correre. Questa volta, però, abbiamo toccato il fondo. Rialzarsi sarà per me molto difficile”.  Fu così. Poteva scontare quei 15 giorni di sospensione e tornare a  vincere come tanti altri atleti ma lui era cosciente che, come atleta, era stato assassinato quella mattina del 5 giugno.

Aveva compreso che nessuna nuova impresa, nessuna nuova strabiliante vittoria, che nessun trionfale articolo di giornale avrebbe  modificato nell’opinione pubblica la percezione che si aveva ora di lui. Agli occhi ingenui dei bambini che affollavano i tornanti di una qualsiasi montagna e dei loro entusiasti papà, Pantani non era più e non sarebbe più stato il “Pirata”.

Ora e per sempre sarebbe rimasto un ciclista dopato, uno che per vincere aveva utilizzato mezzi antisportivi, uno che aveva frodato avversari e tifosi, uno che se fosse arrivato nuovamente con le braccia alzate al traguardo avrebbe sollecitato sempre il dubbio.

Tutto ciò lo assassinò dal punto di vista sportivo, morale  ma forse anche da quello fisico. Si nutrono ancora molti dubbi sulla morte avvenuta il 14 febbraio del 2004. Pantani visse quegli anni preda della depressione e della cocaina, ma molte furono le incongruenze rintracciate nella stanza d’albergo dove fu ritrovato cadavere. Il referto medico parlò di decesso dovuto ad “edema polmonare e cerebrale conseguente ad overdose” ma nella stanza di droga non ne fu trovata traccia; vennero ritrovati residui di cibo cinese che Pantani non mangiava mai; alcuni lividi sospetti sul corpo tali da far immaginare un’aggressione di più persone, una quantità di cocaina assunta esagerata per qualsiasi uomo ed una stanza che sembrava avesse ospitato una lotta tra uomini piuttosto che le escandescenze di un tossicodipendente in preda ad overdose.

 

Condividi88Tweet55Condividi15CondividiInviaInvia
Rinaldo Felli

Rinaldo Felli

Regista teatrale, appassionato di economia, finanza e politica. Io B-hop perchè “Del tempo antico e del tempo futuro rimarrà solo la bellezza” (P.Pasolini).

Articoli Correlati

Bacco di Caravaggio, una delle riproduzioni alla mostra impossibile a Capaccio Paestum

A Capaccio Paestum la “mostra impossibile” con 100 capolavori italiani del Rinascimento

26 Gennaio 2023
Le radici di un grande albero. Mostra sugli alberi a Bruxelles che racconta l'Italia

A Bruxelles una mostra sugli alberi racconta l’Italia

24 Gennaio 2023
Sala cinematografica

Cinema italiano: quantità o qualità? Bilanci e prospettive

18 Gennaio 2023

I 10 migliori fumetti italiani

17 Gennaio 2023
Prossimo Articolo

A Montopoli in Sabina una rassegna culturale tra teatro, cinema, musica e poesia

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • Belle notizie in pillole – Gennaio 2023
  • Tango ciego, non vedenti e vedenti condividono la pista da ballo
  • A Capaccio Paestum la “mostra impossibile” con 100 capolavori italiani del Rinascimento
  • E dopo la scuola media, cosa scelgo? Vademecum per genitori
  • A Bruxelles una mostra sugli alberi racconta l’Italia

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET