(di Alessandra Tarquini – da Bath, Regno Unito) – Vedere segni tangibili di genuina cortesia nella città in cui vivi è fondamentale per capirne il senso, per farne esperienza, per sentire la potenza della gentilezza. Ne è un esempio la splendida città inglese di Bath che la scorsa settimana si è riempita di sciarpe e cappelli di lana.
Erano attaccati ai pali dei lampioni, calzati dai paletti bassi delle piazze, legati alle panchine, alle statue e i monumenti della città.
Tutti con la targetta “I am not lost”.
L’efficacia della lingua inglese si mostra anche in questa occasione. Non è un oggetto perduto quello che ti trovi di fronte ma è volutamente lì per chi ne ha bisogno.
E’ pensato per chi ha freddo, per chi vive in strada e sarà utile a fronteggiare le gelide temperature invernali.

A fare questa distribuzione di gentilezza nella cittadina patrimonio Unesco del Somerset inglese sono stati Laney e Mark James, moglie e marito.
Hanno deciso di seguire l’esempio di una campagna canadese e hanno lanciato nel 2014 il progetto Laney & Marks Homeless Project: portano cibo, bevande, vestiti e guanti ai senzatetto di Bath nei mesi freddi dell’anno.
Grazie a questa iniziativa a sentire meno il gelo è l’intera città.
E’ la magia della gentilezza: migliora le comunità dove viene praticata, avvolge ogni cittadino capace di coglierne i segni.