Visitare un museo è un’esperienza antica, visitare il “MUSE“, il museo delle scienze di Trento realizzato dall’architetto Renzo Piano, è invece un’esperienza sensoriale unica ed innovativa.
Il MUSE, con a fianco il fiume Adige, è ospitato nel quartiere “le Albere” (nome scientifico del nome scientifico del pioppo ripreso dal dialetto locale), un ambizioso progetto di riqualificazione ambientale a seguito della dismissione della fabbrica trentina Michelin progettato sempre da Renzo Piano. Mostra già nell’architettura tutta la sua propensione al futuro, pur nel totale rispetto del territorio e dell’ambiente che lo circonda. Appare al visitatore come se le vicine Dolomiti del Brenta avessero regalato alcune loro schegge all’edificio.
E’ stato costruito utilizzando tecniche che perseguono la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico, con un ampio e diversificato ricorso alle fonti rinnovabili nonchè ai sistemi ad alta efficienza. Sono stati anche privilegiati materiali di provenienza locale per limitare l’inquinamento dovuto al trasporto. Il criterio della sostenibilità e del minor impatto trova un’applicazione particolare nella scelta di utilizzare il bambù come legno per la pavimentazione delle zone espositive, che si dispiegano su 6 piani e terrazza.
Il percorso usa la metafora della montagna per raccontare la vita sulla Terra. Si inizia quindi, sorprendentemente, dalla cima, dal quarto piano e dal terrazzo panoramico dal quale si può godere di un bellissima vista a 360 gradi della valle dell’Adige. Si parte incontrando sole e ghiaccio, un’ esplorazione completa nel mondo delle alte vette che permetterà al visitatore di toccare con mano la superficie fredda di un fronte glaciale, di conoscerne gli elementi geologici e biologici. Si scende di un piano per apprendere informazioni sulle biodiversità alpine: “il labirinto delle biodiversità alpine” propone una discesa immaginata lungo un sentiero di montagna in cui si susseguono 26 ambienti diversi, arricchiti da 2 acquari. Il secondo piano è un invito a scoprire, divertendosi, l’evoluzione degli ambienti geologici del passato: antiche montagne, vulcani, scogliere coralline, deserti, mari tropicali e profondità oceaniche. Il percorso del primo piano equivale ad una passeggiata a bordo di una macchina del tempo. viaggio emozionante per scoprire la vita dei nostri antenati preistorici, dai cacciatori neandertaliani allo sciamano del riparo Dalmeri, la vita sulle palafitte e i roghi votivi dell’epoca protostorica.
Ed eccoci al piano 0. Il piano che permette ai bambini di esaltare la propria vocazione alla scoperta ed agli adulti, se smarrita, di ritrovarla. E’ il piano dello Science Center dove una ventina di postazioni interattive dedicate alle scienze di base, coinvolgono il visitatore in piccoli esperimenti legati a concetti e principi di matematica, fisica e scienze naturali. Se il visitatore riuscirà a staccarsi dall’ esperienza giocosa, ma scientificamente rigorosa e corretta dello Science Center, potrà proseguire il suo percorso incontrando, al piano interrato, la storia della vita. Un viaggio in un tempo antico, dalla comparsa delle prime molecole all’evoluzione di dinosauri e mammiferi, tra preziosi reperti fossili e affascinanti scheletri di dinosauri. Potrà visitare la galleria del DNA, una proiezione dinamica lunga nove metri, che rivela l’incessante snodarsi dei tracciati evolutivi e le connessioni esistenti tra specie più o meno simili, potrà poi incantarsi davanti ai fantasmagorici grandi acquari che ospitano le biodiversità ittiche dei laghi e dei mari della Tanzania per poi addentrarsi stupito all’interno di una lussureggiante serra tropicale di 600 metri quadrati rappresentativa delle foreste incontaminate dell’Africa Tropicale.
Ma il MUSE è anche un centro di ricerca multidisciplinare, di base ed applicata, dell’ambiente. Le ricerche, svolte anche nei laboratori a fianco dell’area espositiva e visitabili dagli ospiti del museo, riguardano principalmente la documentazione ed il monitoraggio di specie protette o minacciate di estinzione e la valutazione degli effetti dei cambiamenti ambientali e climatici sulle biodiversità in ambiente montano. Al MUSE non hanno trascurato nulla pur di far felice il proprio ospite e quindi, chi avrà piacere, mettendosi in posa davanti ad uno schermo, potrà concedersi un selfie con annesso saluto del Museo, che gli verrà immediatamente inviato al proprio indirizzo di posta elettronica.