Estate, un tempo per viaggiare: quello che oggi vi proponiamo è un viaggio particolare, nel teatro di Shakespeare. Per chi abita a Roma è anche molto semplice da effettuare. Non serve nessuna tecnologia ultra moderna o futurista, è sufficiente recarsi a piedi, in bici o con un mezzo pubblico a Villa Borghese e cercare al suo interno il Globe Theatre. E’ dal 2003 che questo teatro elisabettiano, nato da un’idea di Gigi Proietti, immediatamente condivisa dall’allora sindaco di Roma Walter Veltroni e realizzata grazie all’aiuto della Fondazione Silvano Toti, è ospitato in questa splendida cornice al centro della Città Eterna. E’ una copia quasi fedele (non lo è del tutto perchè non sono stati tramandati i progetti dell’originale) di quello che fu costruito a Londra nel 1599 dalla compagnia teatrale di W. Shakespeare e nel quale il grande drammaturgo rappresentò le sue opere.
Al mondo ne esistono attualmente solo due copie: la prima, realizzata nel 1997, è ovviamente a Londra, a circa 200 metri da dove si erigeva l’originale, mentre la seconda è quella di cui vi stiamo raccontando. Anche il Silvano Toti Globe Theatre è stato realizzato utilizzando legno di quercia e naturalmente conserva la tradizionale forma circolare, con il palcoscenico coperto che si protende verso l’area del pubblico e circondato da palchi su tre livelli.
Il viaggio è necessario farlo all’imbrunire. Quando qualche rara stella si intravede nel troppo luminoso firmamento romano è ora di entrare. Peraltro suggeriamo di andare provvisti di un comodo cuscinetto per proteggere le proprie preziose terga. Sedendo sulle non comode, ma filologiche panche, si attende con inaspettata emozione la declamazione del primo verso shakesperiano. Anche quest’anno la scelta del cartellone la dobbiamo alla preziosa cura del direttore artistico Gigi Proietti.
La stagione si è aperta il 2 luglio con uno spettacolo che è ormai gradito ospite di questo palcoscenico da ben nove stagioni: “Sogno di una notte di mezza estate” per la regia del compianto Riccardo Cavallo. Il 16 luglio, ad accendere le luci fino al 2 agosto, è stata la volta di “Re Lear” con la direzione di Daniele Salvo. Dal 5 al 30 agosto ci sarà un altro gradito ritorno: “Molto rumore per nulla“, per l’ottima regia di Loredana Scaramella. All’inizio di settembre, il 3 per la precisione, a calcare il palcoscenico sarà uno dei testi più rappresentati al mondo: “Otello“, a curarne la regia Marco Carniti che lo proporrà sino al 20. Per il finale di stagione, dal 24 al 27 settembre, Gigi Proietti ha riservato agli spettatori del Globe una novità assoluta: potranno infatti ascoltare i versi di “The comedy of errors” in lingua originale recitati dalla Bedouin Shakespeare Company diretta da Chris Pickles. A viaggio finito, uscendo dal teatro, consigliamo di cercare la ruffiana luna romana ricordando le parole di Romeo: “Io giuro il mio amore sulla Luna”.