(da Londra – Flavio Carlini) – Definire i social come “nuovi” media è un espediente retorico abusato e stantio, dato che ormai non hanno nulla di nuovo. Eppure i social sembrano ancora rappresentare uno scoglio insormontabile per chiunque eviti di accettare che il loro linguaggio rappresenti di fatto il solo e unico strumento di comunicazione sociale di riferimento.
Non è necessario che il “popolo” (altro termine retorico ormai privo di significato) o meglio il tuo target elettorale di riferimento utilizzi attivamente i social: il loro linguaggio si è comunque imposto nella comunicazione sociale e quotidiana. Se viviamo di parole dobbiamo allora capirlo, accettarlo e muoverci di conseguenza.
Capire le ragioni del successo di Boris Johnson in queste elezioni inglesi richiede una certa conoscenza della cultura e società britannica.
Eccoci giunti quindi al fulcro della questione: la narrazione.
Le campagne elettorali di Johnson e Corbyn si sono distinte soprattutto dal punto di vista del racconto del paese proposto e della comunicazione ai cittadini.
Get Brexit Done. Un motto che significa “facciamo questa Brexit e dedichiamoci ad altro”.
In questo modo Corbyn è apparso come un idealista scollato dalla realtà e dalla storia, capace solo di ingolfare i lavori del parlamento e distruggere la pazienza degli inglesi ormai insofferenti anche al solo sentire la parola “Brexit” che domina da troppi anni ogni dibattito pubblico. L’approccio comunicativo del leader laburista stesso ha contribuito a rafforzare questa immagine di se stesso dipinta dal suo avversario.
All’elettore italiano sembrerà normale l’idea che la politica resti incartata per decenni sulle medesime questioni senza avere la capacità, o la volontà, di risolverle, ma il cittadino inglese pretende soluzioni rapide ed efficaci. Ricordate?
Pragmatismo, progresso, dinamismo, efficienza.
Per questo il risultato delle elezioni non è affatto sorprendente: Johnson ha saputo comunicare la propria narrazione secondo un linguaggio contemporaneo, tre semplici parole per descrivere tutti i valori centrali della cultura britannica, emergendo come il migliore rappresentante di essi.
il leader conservatore ha incassato il voto di tutti i pragmatisti senza una specifica bandiera politica,
mentre Corbyn ha perso anche tutti quegli elettori laburisti “duri e puri” che si sono rifiutati di riconoscerlo come leader e hanno semplicemente deciso di astenersi, o di votare partiti minori.
Pragmatismo, dinamismo, progresso, linguaggio semplice, rapido, diretto. Johnson ha saputo raccontarsi come l’uomo dell’efficienza contro l’uomo delle favole socialiste e inevitabilmente ha vinto.
A noi arriva una grande lezione da imparare: raramente il mondo funziona come vorremmo,
questo dovrebbe darci la spinta per migliorare e adattarci, imparare a comunicare e raccontare nel modo più efficace le nostre idee.
se vogliamo far valere le nostre idee, impariamo a raccontarle in modo efficace.
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