Ci sono molte cose che gli amanti dei libri nell’era digitale hanno paura di perdere: l’odore della carta, le immense scaffalature delle biblioteche, la cordialità (quando c’è, bontà sua) del bibliotecario, ma soprattutto LUI…il libro, l’oggetto del desiderio da amare, toccare, annusare, possedere. E poi anche le piccole librerie, il contatto con gli autori. Gli incontri tra lettori, diventati oramai sempre più rari, quasi simili a raduni tra adepti di sette segrete.
Insomma, i puristi della carta stampata stanno vivendo da qualche anno in attesa dell’apocalisse, con la paura dell’imminente fine della civiltà. Ma pare sia arrivata una simpatica soluzione che tenta di porre fine al degrado post moderno della digitalizzazione editoriale di massa.
Immaginatevi una biblioteca, un tavolino di un bar con del buon caffè fumante e qualche amico con cui chiacchierare; visualizzate centinaia di libri, e un simpatico bibliotecario. Bene, tutto questo ha un nome, FRED. Sembra quasi di conoscerlo, Fred. Un nome breve, simpatico, accattivante, assonante. Facile da ricordare.
FRED (Fred book & people around us) è il primo social network basato sull’idea dello scambio dei libri; offre un servizio diverso da quello classico delle biblioteche e si ispira un po’ all’oramai ‘antico’ book-crossing.
Iscrivendosi gratuitamente al sito www.superfred.it si cerca il titolo desiderato e, nell’ipotesi di una ricerca fortunata, comparirà non solo il titolo con il codice ma anche il nome del proprietario del libro e i riferimenti per contattarlo. Eh si, perché per avere un libro da Fred ci si mette direttamente in contatto con il possessore dell’agognato bene, si decide il luogo dell’incontro e dello scambio. Si cerca un libro e si incontra qualcuno. Libro che crea socialità. L’idea diversa, nuova ed intrigante è quella di far girare libri e cultura ma soprattutto di fare conoscere persone, stanarle dalle loro case, scollarle dai monitor. Riportare la realtà nella vita della gente. Sembra un paradosso, ma non lo è. Viviamo così tanto immersi nel virtuale che non ce ne accorgiamo nemmeno. Fred è nato ufficialmente il 1° maggio 2014, ha quindi pochi mesi di vita ma ha già oltre 2500 utenti registrati e 5 mila libri condivisi. La sorpresa è che i Paesi partecipanti sono oltre 40.
FRED è la creatura di Giacomo Sbalchiero, 36 enne padovano, che nel 2001 comprò all’asta (per una cifra abbastanza contenuta) 2500 libri appartenuti ad un suo ricco concittadino, Tito Bracco. “Condividi i tuoi libri con la gente intorno a te, connettendoti con i tuoi pari e costruendo una biblioteca collettiva’’, questo è il motto di Sbalchiero e della sua felice impresa.
L’idea del book sharing non è nuova, si sa, però questo giovane aggregatore sociale sembra avere una marcia in più: si appoggia molto sul territorio (ha già aperto alcuni FRED Point – il primo dei quali a Padova, presso la panetteria ‘’Bread&Breda’’ di via Altinate, altri a Riva del Garda, Roma e…Shanghai, sul sito potete trovare quelli a voi più vicini); cerca di potenziare la connessione tra realtà e virtualità affidando appunto ad incontri reali la possibilità di scambio del libro.
Giacomo ha poi avuto un’altra idea: insieme alla sua compagna di vita e di avventura, Maria Cristina Merendino, con 2 biciclette ed un carretto al traino, hanno pedalato in giro per l’Europa (in attesa di attraversare anche l’Atlantico e oltre) facendo tappa in varie città e regalando libri, per far conoscere il loro progetto e creare connessioni.
Il libro di carta riprende il suo posto, lasciando un po’ indietro il suo erede digitale, l’e-book, generando con il suo passaggio di mano in mano una connessione umana a forma di catena, che si basa sulla fisicità, socialità e realtà. Volti che si incontrano, occhi che si guardano. Parole scambiate. Incontri, amicizie.
FRED si propone non solo ai privati, ma anche ai negozi e alle aziende cui offre la possibilità di divenire FRED Point aprendo piccole biblioteche all’interno delle proprie strutture, per offrire ai dipendenti l’opportunità di leggere e condividere cultura.
FRED è stato selezionato per il programma ALPHA al Summit Dublin 2014, la stessa rassegna cui hanno partecipato giganti della rete come Dropbox, Stripe, Uber e Tumblr. Grande biblioteca virtuale, è diventato un aggregatore di lettori, esperimento sociale, interessante novità da seguire nei prossimi mesi.
Inventarsi nuovi mondi con gli antichi mezzi (un libro, una bicicletta, qualche buona idea) è ancora possibile.