(di Rinaldo Felli) – A Roma, l’anno nuovo, inizia con delle importanti novità. Come potete vedere nelle foto – riferite a via di Torrevecchia – è stata inaugurata la OTEF, Old Town Ecological Factory* la prima di tante ed innovative isole ecologiche che si stanno aprendo proprio in queste ore. Coerentemente con quanto dichiarato dalla sindaca Virginia Raggi dopo il voto: “il vento sta cambiando”, l’iniziativa ha come primo obiettivo quello di migliorare la qualità dell’aria.

Solo poche ore dopo l’inaugurazione le centraline di monitoraggio hanno già registrato un notevole abbattimento delle polveri sottili. Ciò avviene grazie ad un complesso processo di osmosi inversa tra sugna presente nei residui e PM10.
Inoltre, il rilascio di diverse fragranze crea nell’area circostante una piacevole sensazione di benessere per passanti e residenti. Diversi di loro l’hanno definita “un’esperienza sensoriale molto forte”, assimilabile a quella che si può ottenere, pagandola profumatamente, nelle più prestigiose beauty farm mondiali.
Altro obiettivo, indubbiamente raggiunto, è quello dell’aggregazione sociale. Sono già migliaia i cittadini che si sono iscritti nell’apposita app (oldtownecologicalfactory) per fruire della mezz’ora di residenza.
Dopo essersi registrati ed iscritti, i cittadini, a gruppi di quattro, avranno mezz’ora a disposizione per sfruttare, in completa libertà, l’isola ecologica.
Subito dopo il taglio del nastro, il primo emozionato gruppo ha intrapreso un’avvincente torneo di scopa mentre alcuni eccitatissimi bambini giocavano allegramente nei dintorni tirandosi le coloratissime buste di plastiche messe a disposizione dagli organizzatori.
Secondo alcuni rumors – considerando il successo dell’iniziativa -, sembrerebbe che la giunta comunale stia valutando l’ipotesi di svolgere alcun sedute in loco. Ciò sarebbe sicuramente interpretato ed apprezzato dalla cittadinanza quale volontà della politica locale, dopo anni di disinteresse e malcostume, di tornare a toccare con mano i problemi del territorio, nonché di dare un chiaro segnale di trasparenza e di democrazia diretta.
Se è giusto sottolineare i tanti meriti ed aspetti positivi dell’OTEF è forse altrettanto corretto segnalare un aspetto ancora da risolvere.
Indubbiamente la presenza dei cittadini e l’attività da loro intraprese potrebbero creare dei problemi ai precari equilibri ambientali del territorio.
Gli scienziati paventano che alcune razze animali, in particolare il mus musculus (topo, ratto, chiavica, zoccola in volgare), disturbato dal costante utilizzo dell’isola ecologica potrebbe avere serie difficoltà nel reperimento del cibo e ciò, sempre secondo un recentissimo studio scientifico, metterebbe addirittura a rischio la loro sopravvivenza a Roma con conseguenze non facilmente valutabili per l’intero ecosistema.
Buon Anno Roma?
* nome di fantasia, la OTEF non esiste (stiamo scherzando ma non troppo)