“Il respiro degli alberi” è una mostra nel bosco a Lavarone, in provincia di Trento, per scoprire l’anima degli alberi, un percorso tematico, a carattere permanente, di arte contemporanea. Questo luogo incantato si trova in località Tornazol, ed ospita 7 opere di artisti italiani e stranieri.
Qui possiamo incontrare, perfettamente coniugate tra loro, l’ arte dell’uomo e quella della natura. Qui si sono consumate alcune delle più violente battaglie della Prima Guerra Mondiale. In queste valli, su queste montagne, in questa zona considerata strategica, i combattenti italiani contrapposti a quelli austro ungarici hanno cruentemente colorato la terra del loro sangue. A cento anni da quel terribile conflitto, che fece 9 milioni di vittime tra i soldati e 7 tra i civili, la memoria storica a Lavarone, Folgaria, Luserna , Asiago è presente ancora ovunque.
Lo è nei tanti forti destinati a presidiare il territorio (ad esempio Forte Belvedere, Forte di Cima Vezzena), nei numerosi musei dedicati al conflitto (Rovereto, Trento), nei ricordi tramandati dai nonni o anche nella trincea recentemente ricostruita per il set dell’ultimo film di Ermanno Olmi “Torneranno i prati”.
Ma nel bosco che vi invitiamo a conoscere, al contrario, non c’è traccia di nessuna memoria storica, nessun eco di qualsiasi guerra ma solo una totale sensazione di pace ed armonia. Provate a percorrerne il comodo sentiero in totale silenzio, concentrandovi sul rumore dei vostri passi sulla neve o sul terriccio, magari ascoltando il canto del vento che attraversa le cime degli alberi ed il coro degli animali che lo popolano.
Provate a percorrerlo osservando estasiati l’abbagliante riflesso delle Dolomiti del Brenta, la sinuosa Valle del Centa, la verde Valsugana, percorretelo e sappiate che all’improvviso, dietro una piccola curva del sentiero, vi apparirà, sorprendentemente inaspettato, il Lago di Caldonazzo.
Ma soprattutto percorretelo per farvi raccontare, dalle opere esposte, che gli alberi conoscono i segreti per catturare l’energia del sole e trasformarla in sostanza vitale. Che con le loro radici proteggono la terra. Che con le loro foglie temperano e filtrano l’aria. Che regalano riparo e nutrimento agli altri esseri viventi. Che respirano perchè il respiro è vita. Lo fanno di continuo, sia di giorno che di notte. Grazie a questo processo le molecole di zucchero prodotte con la fotosintesi vengono trasformate in energia che consentirà la crescita e la riproduzione dell’intera pianta e seppure nella respirazione viene consumato ossigeno e liberata anidride carbonica, la quantità di ossigeno, prodotto dalla fotosintesi, resta maggiore di quello consumato dalla respirazione.
Le sette opere e i rispettivi autori che ci permetteranno di conoscere il “Respiro degli alberi” sono: “Memorie di un bosco” di P. Vivian, “Virtuosa Natura” di A. Pallaro, “Tra i rami un rifugio segreto” G. Osele, “Radicati liberi” M. Nones, “Verso la Luce” A. Pavone, “Aspettando il volo” G. Longhini, “Radici dell’Anima” L. Nava.
Questa ultima opera, in particolare, pone attenzione allo spazio interno quale possibile corrispondenza con l’anima di ogni essere vivente. Accedendovi da una piccola spaccatura, che vi richiederà un piccolo contributo di agilità, si aprirà alla vostra esplorazione, alla curiosità ed all’ascolto, un luogo intimo.
E se, quando sarete all’interno, alzerete il vostro sguardo verso la luce comprenderete immediatamente che “gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto”. (Tagore)