(di Agnese Malatesta) – Cent’anni fa, il 10 aprile 1920, nasceva Nilde Iotti. Un nome che forse i più giovani non sanno associare ad un viso o ad un’azione politica.
Eppure, la sua biografia non vive solo nei libri di storia ma è un modello politico. A lei – prima donna italiana a presiedere la Camera dei Deputati (tuttora è suo il primato di longevità per la terza carica dello Stato, che ha ricoperto dal 1979 al 1992) e Madre Costituente – si deve
l’impegno politico per l’emancipazione femminile, per il superamento di quel subalterno ruolo delle donne nella società italiana ormai obsoleto.
Responsabile femminile del Pci (Partito comunista italiano) fra le sue battaglie le leggi sul divorzio, sull’aborto ed il nuovo diritto di famiglia; il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici agricole, la lotta alla violenza sessuale e il sostegno alle norme antidiscriminatorie nella politica.
E per le donne sarebbe ancora la sua battaglia politica. Ne è convinta Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti:
“Se oggi fosse viva si batterebbe per leggi a favore dello smart working, per il sostegno alle madri lavoratrici e la lotta alla violenza di genere”.
Per il centenario della nascita della Iotti (deceduta vent’anni fa), la Fondazione aveva in programma numerose iniziative, ora in parte sospese per l’emergenza coronavirus, altre proseguono online.
Ad esempio, è possibile scaricare dal sito della Fondazione il libro “Nilde. Parole e scritti 1955-1998” che contiene i suoi discorsi parlamentari a favore dell’emancipazione femminile.
E poi: #iorestoacasaeleggo, iniziativa social sulla pagina Facebook con consigli di lettura nel periodo di isolamento a casa.
Fra questi, ‘Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia’, un lavoro documentale in cui sono raccolte le schede che illustrano le leggi di cui le donne sono state protagoniste sia nel lavoro parlamentare che nella società civile dal 1950 al 2018.
La Fondazione ha lanciato anche una campagna, ‘Cosa ho imparato da Nilde Iotti?’. Alcune testimonianze si possono già leggere sul sito wwwfondazionenildeiotti.it.
La presidente, Livia Turco, dà la sua personale risposta: “Da Nilde Iotti ho imparato la capacità di autostima, la consapevolezza della propria forza, la costruzione dell’autorevolezza. Ho imparato che bisogna superare quel maledetto sentimento della ‘secondarietà’ per cui non ci sentiamo mai adeguate. E così rinunciamo a valorizzare fino in fondo i nostri talenti ed a cogliere le opportunità della vita”.
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