Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
venerdì, Gennaio 27, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home E-volver

La capanna sudatoria e le cerimonie dei Lakota, la via sacra dei nativi americani

di Patrizia Caiffa
23 Gennaio 2015
in E-volver
Tempo di Lettura: 4 mins read
84 5
A A
foto: Giulia Barbero

foto: Giulia Barbero

Condividi su FacebookCondividi su Twitter

(di Patrizia Caiffa) – Una capanna sudatoria costruita con rami di salice, un fuoco, l’acqua, le pietre, il tamburo, i canti, le preghiere, il vapore. E una via spirituale e sacra da camminare con il cuore. In un luogo buio, magico e senza tempo dove uomini e donne si riuniscono per sudare e pregare, per rientrare simbolicamente nel grembo di Madre Terra, in contatto profondo con la natura e il proprio spazio sacro spirituale.
    
E’ l’antica cerimonia della capanna sudatoria o Inipi, che è alla base di tutti i sette riti della Via Rossa, la via spirituale dei nativi Lakota (che i colonizzatori francesi chiamarono erroneamente Sioux) delle riserve del South Dakota. Da anni la Via Rossa è arrivata anche in Italia. Sono molti i gruppi guidati da leader italiani che hanno appreso gli insegnamenti antichi direttamente dai medicin men o medicin women Lakota.   

P1030540
Come se fosse un dono per gli occidentali persi in un vuoto di senso e di relazioni vere, in un materialismo e in uno stile di vita lontano dal divino, dalla terra e dal cielo. Per insegnare a ritrovare ciò che abbiamo smarrito. Quasi una sorta di riscatto storico e culturale di un popolo saggio che è stato ingannato, derubato e oppresso dai conquistatori della loro terra.
 
Negli Stati Uniti, tra le diverse tribù native, non tutti concordano nell’aprire le cerimonie ai “bianchi”, per il timore di corrompere la propria spiritualità o di farne in qualche modo, commercio; come avviene per i gadget che riproducono gli oggetti sacri degli indiani d’America, oramai reperibili ovunque. Di fatto, le cerimonie della Via Rossa vengono frequentate da sempre più persone. La discriminante è il rispetto e la purezza di intenzioni con cui ci si avvicina ad esse.
    
Dopo aver arroventato per ore decine di pietre sul fuoco sacro, i partecipanti all’Inipi entrano nel buio della capanna per pregare, mentre  il celebrante versa l’acqua sulle pietre, sistemate in una fossa all’interno. L’enorme calore e il sudore che ne deriva abbassano le difese mentali e permettono di accedere ad altri, misteriosi spazi. La preghiera, per chi crede, è in grado di guarire fisicamente o interiormente.

Le sette cerimonie della tradizione, oltre all’Inipi, sono la Ricerca della Visione (Hanbleceya), la Danza del Sole (Wiwanyag wacipi), il prendersi cura di una donna nel Tempo della Luna (Isnati Yapi, ossia durante il periodo sacro delle mestruazioni), la creazione di parentele e relazioni (Hunka Yapi), il lancio della palla (Tapa Skata Pi), onorare lo spirito di un defunto (Wasi Glapi).         
   Fuocomagico3
Durante l’Hanbleceya (che significa “piangere per ricevere una visione”) le persone si impegnano a salire per almeno quattro anni consecutivi sulla montagna, nel bosco, dove rimangono senza cibo ed acqua per due o tre giorni. Da soli, a contatto con la natura e con gli animali, trascorrono quel tempo in un altare sacro, un piccolo recinto delimitato dai nodi di preghiera (fatti con stoffa e tabacco) dei sette colori delle direzioni raffigurate nella Ruota di medicina: nord/sud/est/ovest/terra/cielo/nord-ovest. Ad ogni direzione corrisponde un colore con precisi significati, che variano a seconda delle tribù e dei leader. Al primo anno, dopo aver condiviso la propria esperienza o “visione”, la persona riceve il proprio nome sacro.
    
Il rito più importante perché coinvolge ogni estate tutte le comunità native è la Danza del Sole, vietata fino a pochi decenni fa dagli americani perché considerata “barbara”. All’interno di questa cerimonia ricchissima e complessa, durante la quale i partecipanti danzano e pregano sotto un sole spietato per quattro giorni, a digiuno di acqua e cibo, è compreso il piercing, ossia la trafittura e strappo di un pezzetto di carne, appesi con una corda all’albero sacro. “So che il piercing è difficile da comprendere per la cultura occidentale – spiega Cetan, un’anziana leader Lakota della tribù Oglala che vive in South Dakota e trasmette i suoi insegnamenti agli italiani -. Ma per noi è un gesto sacro. Significa offrire allo Spirito, come preghiera e ringraziamento, l’unica cosa che realmente possediamo: il nostro corpo”.

Tutte le cerimonie sono una esperienza personale ma anche di gruppo, vista l’importanza data alle relazioni. Non è un caso che la frase-preghiera  più usata nella Via Rossa è: Mitakuye oyasin, che significa “Per tutte le relazioni” o “Tutto è collegato”.

E’ una strada che insegna a pregare con il cuore,  in sintonia con la natura e con il divino che è ovunque.

***

Questo articolo e tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e tutelati dal diritto d’autore. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione dei contenuti su altri siti o blog, riproduzione in qualsivoglia forma o sintesi, contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

  • Se sei arrivato fino in fondo e ti è piaciuto questo articolo…

  • Oppure puoi fare una donazione via PayPal all’associazione di promozione sociale B-hop semplicemente cliccando su questo link: https://www.paypal.me/bhopmagazine
Condividi140Tweet87Condividi24CondividiInviaInvia
Patrizia Caiffa

Patrizia Caiffa

Direttrice responsabile di B-hop magazine. Giornalista professionista, lavoro dal '98 all'agenzia Sir. Laureata in Lingue e letterature straniere moderne, scrivo anche libri e viaggio (tanto) nel Sud del mondo. Curiosa di nuove avventure, dentro e fuori di me, ho voluto B-hop per portare bellezza, fiducia e consapevolezza nel mondo dell'informazione.

Articoli Correlati

Intelligenza artificiale, intervista sorprendente a ChatGPT

20 Gennaio 2023
Parole di guarigione, incontro di mani e cuori

Le parole che guariscono

11 Gennaio 2023
Ragazza nel bosco ascolta la saggezza degli gnomi

La saggezza degli gnomi, un libro per evolvere

4 Gennaio 2023

I significati delle parole: buono e bontà

31 Dicembre 2022
Prossimo Articolo

E' il momento di emanciparsi! La crisi fa emergere i talenti

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • Tango ciego, non vedenti e vedenti condividono la pista da ballo
  • A Capaccio Paestum la “mostra impossibile” con 100 capolavori italiani del Rinascimento
  • E dopo la scuola media, cosa scelgo? Vademecum per genitori
  • A Bruxelles una mostra sugli alberi racconta l’Italia
  • Nasce a Torino un progetto di studentato diffuso per i fuorisede

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET