Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
giovedì, Marzo 23, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home Buenvivir

Una scuola per imparare ad amare e coltivare la terra

Sono 83 i giovani formati in questi anni dalla Scuola della Terra Emilio Sereni. Ogni anno offre un percorso di formazione in agroecologia a 25 giovani tra i 18 e i 40 anni

di Alessandra Tarquini
18 Febbraio 2023
in Buenvivir
Tempo di Lettura: 4 mins read
34 1
A A
foto di Ass. Terra!

foto di Ass. Terra!

Condividi su FacebookCondividi su Twitter

di Alessandra Tarquini – “Voglio andare a vivere in campagna”, cantava Toto Cutugno a Sanremo nel lontano 1995. E la percezione oggi, con la memoria fresca di epidemie e lockdown, è che siano in tanti a riconoscersi in quella canzone e si assista ad un ritorno, soprattutto dei giovani, verso la terra. C’è chi parla addirittura di esodo.

Ma, dati alla mano – quelli dell’ultimo censimento ISTAT dell’agricoltura e del rapporto dell’associazione ambientalista Terra! – la realtà è diversa: non è in corso alcun ricambio generazionale in agricoltura. Anzi la tendenza è negativa. Ma di quel ricambio, sempre dati alla mano, ce ne sarebbe tanto bisogno.

Nuove forze, idee e metodi sempre più sostenibili e rispettosi dell’ambiente farebbero molto bene all’agricoltura italiana

e, a cascata, alle nostre città, ai nostri paesi, e, senza manie di grandezza, al pianeta intero.

“Per cambiare l’agricoltura c’è bisogno di generazioni nuove. Così come in altri ambiti del nostro Paese, a partire dalla politica. Il problema è che l’accesso di giovani non figli di agricoltori è molto difficile. Noi stiamo cercando di agevolare questo passaggio.” ha spiegato a B-hop Fabio Ciconte, direttore dell’associazione Terra!.

La Scuola della Terra – Emilio Sereni è una delle risposte concrete che questa associazione, con il sostegno della Nando and Elsa Peretti Foundation, ha messo in campo, offrendo ogni anno un percorso di formazione in agroecologia a 25 giovani tra i 18 e i 40 anni.

Ad oggi, i due terzi dei partecipanti ha trovato un impiego nel settore agricolo.

immagini di persone che coltivano, tolgono erbacce, raccolgono frutti, preparano una balla di fieno
foto di Ass. Terra!

Con la scuola si torna sui banchi e si scende nei campi, acquisendo conoscenze teoriche e pratiche per gestire un’azienda agricola nel rispetto dell’ambiente. Questo è l’approccio unico della Scuola Sereni. Al centro ci sono l’ambiente e le pratiche virtuose per rispettarlo.

“La Scuola dà gli strumenti per capire dove indirizzare le proprie energie. C’è tantissima pratica. C’è connessione con il mondo vero che fa agricoltura, che segue i principi ecologici. Da due anni mette insieme una parte di formazione online a quella in presenza. Ma la scuola non basta, per cambiare veramente ci vogliono le istituzioni. Questo è il motivo per cui questa edizione la facciamo a Roma. In questi giorni infatti la giunta capitolina ha approvato le linee guida per l’assegnazione delle terre pubbliche nella capitale. E la Scuola aiuterà a facilitare questo percorso”, sottolinea Ciconte.

Quest’anno la scuola infatti si svolge a Roma dal 20 marzo al 4 aprile, con una  formula mista, una prima parte online – sulla gestione aziendale, sull’accesso alla terra e sulle strategie di ricerca fondi per l’agricoltura – e poi una pratica in aziende agricole. Al termine del percorso formativo, sette partecipanti selezionati accedono a un tirocinio retribuito di 3 mesi in una delle aziende partner della Scuola.

Le iscrizioni sono aperte fino al 26 febbraio.

Sono 83 i giovani formati in questi anni dalla Scuola Sereni. 

Uno di questi è Michael Serazzi, 21 anni, di Torino, ora alle prese con un corso per diventare arboricoltore, mestiere a cui si è avvicinato proprio grazie all’esperienza fatta durante il tirocinio con la Scuola Sereni che riconosce avergli allargato lo sguardo: “Ero già appassionato di cibo. Ma grazie alla Scuola della Terra ho capito che il cambiamento in agricoltura e anche nella produzione alimentare è possibile con un approccio capace di integrarsi con il luogo in cui si opera, considerando la cura del suolo, la scelta delle varietà da coltivare e lo studio del clima”.

“La Scuola riesce a fare chiarezza sulla complessità che c’è dietro all’idea di lavorare in agricoltura”, racconta con entusiasmo Luisa Conforti, 27 anni di Genova, anche lei studentessa nella scorsa edizione. “Ho imparato che impatto hanno le attività agricole sugli ecosistemi e poi ho potuto conoscere le realtà che applicano delle pratiche virtuose. La scuola trasmette una solida conoscenza agroecologica, approfondendo temi come la fertilità del suolo, la tutela e conservazione della biodiversità. Mi ha permesso di capire bene le politiche europee in agricoltura e come sia possibile muoversi al loro interno, anche per accedere ai finanziamenti.

E questa comprensione non solo ti aiuta, ma dà sicurezza nella gestione di un’azienda agricola”.

Ad arricchire la formazione ci saranno produttori, attivisti, docenti e personalità pubbliche, come la giornalista e autrici della trasmissione di Rai 3 “Indovina chi viene a Cena?” Sabrina Giannini e il fornaio di fama internazionale Gabriele Bonci.

Tra le aziende agricole partner della Scuola ci sono: Tularù, che nel reatino pratica allevamento e agricoltura con il metodo organico rigenerativo, le cooperative romane Agricoltura Nuova, Co.r.ag.gio e Parsec Agri Cultura, dedite alla coltivazione di cereali e ortaggi biologici, fino alle biodinamiche Ceglia (vino e kiwi ad Ardea), Semia Bio (ortaggi nel Parco di Veio), e Semi di Tuscia, giovane azienda impegnata nel viterbese a produrre olio ed erbe aromatiche.

C’è tanta bellezza e speranza nel futuro in questo progetto.

Luisa Conforti trova le parole per spiegarla: “La bellezza di questa Scuola sta nell’aiutarti a capire che dovremmo essere degli attori attivi, e non solo predatori, degli ecosistemi.

L’agricoltore non solo sfrutta il suolo, ma se ne prende cura, producendo bellezza, bontà e biodiversità”.

 

Condividi54Tweet34Condividi9CondividiInviaInvia
Alessandra Tarquini

Alessandra Tarquini

Affronto tutti i giorni la sfida della comunicazione nel mondo della solidarietà internazionale. Mi piacciono i colori e non potrei vivere senza danzare, senza impegnarmi per una buona causa, curare una piantina, leggere un buon libro, stringere legami con le persone della mia vita, fare domande e condividere le risposte. Io b-hop perchè sono convinta che la bellezza sia nelle imperfette e piccole cose.

Articoli Correlati

Afrisicilia cooperativa catania

Afrisicilia, nasce a Catania la prima cooperativa agricola gestita da migranti

22 Marzo 2023
Scuse ridicole per non essere inclusivi delle persone con sindrome di Down, campagna Coordown

Giornata sulla sindrome di down: le “scuse ridicole” per non essere inclusivi

21 Marzo 2023

San Giuseppe frittellaro e la ricetta delle frittelle di riso

19 Marzo 2023
Il Murale della Legalità, Palermo

AddioPizzo Travel, escursioni nei luoghi della Sicilia che si ribella alla mafia

10 Marzo 2023
Prossimo Articolo
Image by StockSnap from Pixabay.

Dark graffiti, un'antologia di racconti thriller

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • African Dreamers, cinque donne africane lottano per i loro sogni
  • Uovo Cioccolatino 2023 – L’uovo al 100% solidale
  • Afrisicilia, nasce a Catania la prima cooperativa agricola gestita da migranti
  • Giornata sulla sindrome di down: le “scuse ridicole” per non essere inclusivi
  • Aumenta la felicità nel mondo, si ama stare in famiglia e con amici

Podcast

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

Organizzazioni Partner

Mezzopieno nelle scuole

Attivi tirocini con gli studenti dell’Università

Testate giornalistiche no profit e portali on line rilanciano i nostri articoli

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET