“Dark graffiti” è una antologia di racconti thriller. “Storie di strada, di periferia, di pulsioni morbose, in cui la parola rimane incisa come i graffiti a cui le storie si ispirano” si legge sul sito della casa editrice, Delos Books.
Sabato 25 febbraio, alle 15:00, nella ex sala consiliare dell’ex municipio di Bardello, in provincia di Varese, lo scrittore Kenji Albani presenterà l’antologia Dark graffiti.

Si tratta di un’antologia di dieci racconti scritti da grossi nomi della letteratura di genere nostrana. Le storie vanno dallo spionaggio all’hard boiled, dal giallo classico al thriller e l’ospite d’onore è il noir.
Perché Dark graffiti?
L’idea venne a Kenji Albani nel febbraio del 2019: scrivere una serie di racconti noir, ognuno ispirato a un graffito della sua città, Varese. Un’amica gli suggerì di invitare altri scrittori e fare assieme un’antologia. Si decise per il genere giallo o thriller e i nove autori (dieci, compreso Kenji Albani) scelsero un murales del luogo in cui vivono per ispirarsi a un racconto.
Quali sono i racconti?
“Eightball” di Andrea Carlo Cappi.
Un racconto di genere spy-story, ambientato alle Baleari ai giorni nostri e che parla della situazione politica in Spagna; il protagonista è Tony Black, già protagonista di altri racconti e romanzi dell’autore milanese. Cappi è ai più noto come l’autore delle novelization di Diabolik, inoltre si firma nei fascicoli di Segretissimo (collana Mondadori in vendita nelle edicole) con lo pseudonimo di François Torrent. È un autore molto attivo sin dai primi anni ‘90.
“Mami Wata” di Scilla Bonfiglioli.
L’autrice bolognese ha proposto un thriller che parla di violenza di genere e tinte cupe in quel di Casalecchio di Reno, con un curioso omicidio e una “sirena” da salvare. Scilla ha vinto il Premio Altieri nel 2019 oltre che numerosi altri concorsi. È attiva in Mondadori con “La bambina e il nazista” scritto a quattro mani con Franco Forte e il romanzo “Tullo Ostilio. Il lupo di Roma. Il terzo re” con Mina Alfieri e sempre Franco Forte.
“Per qualcuno, contro qualcuno” di Laura Scaramozzino.
L’estrosa autrice torinese porta un noir che parla di atmosfere pesanti se non morbose. Leggendo questo racconto si respira l’odore di polvere e quello dello squallore. Scaramozzino è nota per i suoi romanzi young adult che pubblica con alcune case editrici di media importanza. Da poco tempo è sbarcata nel mondo di Delos Digital.

“Gli occhi del mondo” di Andrea Franco.
Questo è un noir molto duro. Parla di prostituzione e mafia. È il testo più duro, ad alcune persone impressionabili non è piaciuto. C’è molta schiettezza in questo racconto ed è così perché Andrea è fatto in questa maniera. Andrea Franco: editor, copywriter ma soprattutto autore molto attivo in Mondadori, pure lui è una firma di Segretissimo (il suo pseudonimo è Rey Molina) e la sua creatura è “El Asesino”. Nel 2013 ha vinto il Premio Tedeschi per il miglior giallo e un’altra sua creatura (molto più nota) è monsignor Attilio Verzi, prelato di metà XIX che indaga a Roma usando… il naso.
“Il drago è scappato” di Luca Di Gialleonardo.
Luca è un autore che ama il genere giallo e lo si vede in questo poliziesco che tratta del difficile argomento della pedofilia. Un anziano signore muore… chi è stato? Bisogna leggere la storia, fino in fondo, ed è un vero pugno nello stomaco. Il suo creatore è un autore finalista al Premio Tedeschi e al Premio Urania, da qualche mese è uscito il suo romanzo “Il caso della mummia scomparsa – I fuoriposto” per i Fratelli Gallucci Editore, un giallo per ragazzi.
“Il ritratto del santo” di Barbara Bottalico.
Direttamente dalla Puglia questo giallo che parla di vita di paese. Si respira l’atmosfera dei piccoli centri abitati del Sud ma anche la tragedia della guerra, con i suoi lutti e distruzioni. Bottalico è un’autrice Delos molto entusiasta: ama scrivere.
“Il gigante” di Darko Bay.
Noir, noir, noir! Darko Bay, altra firma di Segretissimo, propone al lettore un racconto che parla di vita di strada. Siamo a Milano, estrema periferia, e sui bambini di origine straniera che giocano a calcio veglia il gigante, il quale li proteggerà a tutti i costi anche dal razzismo. Cosa succederà?
“Il caso della mortale commedia” di Elisa Bertini.
La giornalista ravennate si è ispirata a un murales in via D’Annunzio, nel centro della città emiliana. Elisa è la più giovane autrice dell’antologia dopo il curatore e pure lei ama scrivere (e pubblicare) storie di genere giallo. E non si smentisce, dato che questo racconto è un esempio di giallo classico o altrimenti noto come giallo deduttivo. Chi ama Sherlock Holmes non potrebbe che amarlo anche se, avvertenza, non è un racconto apocrifo del detective del 221/b di Baker street. Pure Elisa è in libreria con un giallo per ragazzi: “La recita maledetta – Gli invisibili”, scritto a quattro mani con Franco Forte ed è parte del collettivo Valery Esperian.
“Successe proprio così” di Kenji Albani.
In questo caso l’autore propone un hard boiled a tratti ironico. Siamo a Milano e il detective privato protagonista della storia, Marco Viaggiatori, riceve la visita di… Zucchero Salato, attraente ragazza che spiega che il suo fidanzato ha degli strani problemi. E da lì si scoprirà uno strano caso di traffico di droga. Albani è un autore che scrive molti generi, è di casa nella Delos Digital ed è un po’ un prezzemolo: pubblica dappertutto sul web.
“Freak” di Antonio Tenisci.
Proveniente dall’Abruzzo, Antonio ha scritto questo racconto di genere noir. Una rapina e un murales come unico testimone dell’evento… tranne il protagonista che prende una decisione fatale. L’autore, attivo nella media casa editrice Tabula Fati, scrive pure per Mondadori e Fanucci. Con Elisa Bertini è uno dei membri del collettivo Valery Esperian, proprio lui, la firma del Romanzo dei faraoni pubblicata nel 2018.
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